part.gif (12146 byte) Testata.gif (8044 byte)

 

home

   

      

I Gap

Partizan.gif (3053 byte)

 

pallanimred.gif (323 byte) Rosario Bentivegna e Carla Capponi

 

Rosario Bentivegna

Medico. Nato a Roma il 22 giugno del 1922. Già negli anni del liceo fu un attivo antifascista. Nel '39, con Leonardo Jannaccone, Corrado Nourian e Nino Baldini, costituì  un gruppo detto di "unificazione marxista", che attirò presto l’attenzione della polizia fascista. Arrestato nel 1941, dopo la scarcerazione nel 1943 aderì al Pci. Con l’armistizio e la formazione dei Gruppi di azione patriottica (GAP), fu tra i più valorosi protagonisti della Resistenza, con il nome di battaglia di "Paolo", sia a Roma (assalto a militari tedeschi in piazza Barberini, attacco ad un corteo fascista in via Tomacelli) che nella zona di Palestrina, dove comandò formazioni partigiane. Il 23 marzo del 1944 con Carla Capponi (che sarebbe poi diventata sua moglie e da cui ha avuto una figlia, Elena), fu tra i principali autori dell’attentato di via Rasella. Pochi mesi dopo la liberazione della Capitale, il 21 settembre del '44 Bentivegna decise di continuare la sua lotta contro i nazifascisti in Jugoslavia e in Montenegro, come commissario politico della divisione partigiana italiana "Garibaldi". Rientrato in Italia dopo la conclusione del conflitto, per un paio d’anni fu redattore del giornale l’Unità, prima di riprendere gli studi e di dedicarsi alla professione di medico. Dirigente di base del Pci, è stato anche docente di Medicina del Lavoro. E' stato decorato di medaglia d'argento e di medaglia di bronzo al valor militare per la sua attività partigiana a Roma. Membro dell'Anpi, dal 2001 è vicepresidente dell'associazione della provincia di Roma.

 

Carla Capponi

Nata a Roma il 7 dicembre del 1918 da Giuseppe e da Maria Tamburri. Studentessa di Legge, subito dopo la caduta del fascismo cominciò a collaborare attivamente con il Pci, tramite Gioacchino Gesmundo. L'8 settembre del '43 a Porta San Paolo salvò un ufficiale italiano ferito.   Nell’ottobre del 1943 per procurarsi un’arma (i suoi compagni dei Gap gliela negavano, perché preferivano riservare alle donne funzioni di appoggio), rubò la pistola a un milite della Gnr, che si trovava vicino a lei in un autobus superaffollato. Entrò poi a far parte del Gap comandato da Carlo Salinari, insieme al fidanzato Rosario Bentivegna (poi diventato suo marito), con il nome di battaglia di "Elena". Partecipò a varie azioni contro i tedeschi, tra cui l'attacco alle carceri di Regina Coeli. Da sola fece saltare in aria un automezzo tedesco e attaccò postazioni tedesche. Il 23 marzo del 1944 fu tra gli organizzatori e gli esecutori dell’attacco di via Rasella contro un contingente dell’esercito tedesco.  Fu anche vicecomandante di un'unità partigiana nei pressi di Roma, a Palestrina e sui Monti Prenestini. Riconosciuta partigiana combattente con il grado di capitano, è stata decorata di medaglia d’oro al valore militare per aver partecipato, si legge tra l’altro nella motivazione, "alle più eroiche imprese nella caccia senza quartiere che il suo gruppo di avanguardia dava al nemico annidato nella cerchia abitata della città di Roma". Più volte parlamentare del PCI, membro della Commissione Giustizia nei primi anni settanta, ha fatto parte fino all'ultimo del Comitato di presidenza dell’ANPI. Recentemente aveva pubblicato, per i tipi de "il Saggiatore", un volume sull’attività dei GAP a Roma dal titolo "Con cuore di donna". E' morta a Zagarolo (Roma) il 24 novembre del 2000.

 

info.gif (232 byte) per approfondire:

pallanimred.gif (323 byte) Via Rasella

pallanimred.gif (323 byte) Biografie partigiani romani

 

 

resistenza
ricerca
anpi
scrivici
home
home         ricerca        

anpi

        

dibattito

        scrivici

 

.