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Biografia

pallanimred.gif (323 byte) Giovanni Gronchi

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E' nato a Pontedera (Pisa) il 10 settembre 1887. Coniugato con Carla Bissatini, dalla quale ha avuto due figli. Ha fatto parte del Movimento cristiano sorto nel 1902 intorno al sacerdote Romolo Murri. Laureato in lettere alla Normale di Pisa, tra il 1911 e il 1915 ha insegnato lettere e filosofia a Parma, Massa, Bergamo e Monza. Aderisce al Movimento Cristiano di don Romolo Murri. Dopo la prima guerra mondiale, cui partecipa come volontario, nel 1919 è uno dei fondatori del Partito popolare italiano di don Luigi Sturzo.
Eletto deputato di Pisa nelle elezioni del 1919 e del 1921 (XXV-XXVI legislatura), è stato chiamato a dirigere la Confederazione dei Lavoratori Cristiani. E' stato nominato Sottosegretario all'Industria e Commercio nel 1922 (I governo Mussolini) fino al Congresso di Torino del Partito Popolare (aprile 1923), dove è stata decisa la non collaborazione e il ritiro dal Governo dei rappresentanti del P.P.I. Riassunse la guida dei sindacalisti bianchi cercando, così, di fronteggiare le violenze delle squadracce fasciste di cui le sedi popolari e delle leghe cattoliche erano quotidianamente vittime. Piero Gobetti, grande intellettuale e martire del fascismo, ebbe per Gronchi pagine di stima e di grande considerazione nella sua rivista Rivoluzione liberale.
Quando nel 1924 Luigi Sturzo abbandona la segreteria del Partito popolare, assieme a Giuseppe Spataro e a Giulio Rodinò, dirige il partito nel difficile momento storico. Rieletto deputato nel 1924, passato all'opposizione, è stato tra gli esponenti della scissione denominata "dell'Aventino" ed è stato dichiarato decaduto dal mandato parlamentare nel novembre 1926.
Ritiratosi a vita privata, ha rinunziato al suo posto nella scuola ed è stato prima rappresentante di commercio e poi si è dedicato allo svolgimento di attività industriale.

Durante la Resistenza diviene membro del CLN e partecipa alla fondazione della Democrazia cristiana.
E' stato nominato Ministro dell'Industria e Commercio nel 1944 (II e III Governo Bonomi), nel 1945 (Governo Parri e I Governo De Gasperi). E' stato eletto Deputato all'Assemblea Costituente nel 1946 (Democrazia Cristiana) e Presidente del Gruppo parlamentare del suo partito. Nel '47 Gronchi è favorevole al proseguimento dell’esperienza dell’unità nazionale con i comunisti e i socialisti e, nella riunione del gruppo parlamentare democristiano, si oppone apertamente a De Gasperi.
E' stato eletto Deputato al Parlamento nel 1948 e nel 1953. Amico di La Pira e di Dossetti, si lega a Enrico Mattei, patron dell’Eni.
L'8 maggio 1948 è stato eletto Presidente della Camera dei Deputati.
Il 25 giugno 1953 è stato rieletto Presidente della Camera dei Deputati.
Il 29 aprile 1955 è stato eletto Presidente della Repubblica (al quarto scrutinio con 658 voti su 833): ha prestato giuramento l'11 maggio 1955.
E' divenuto Senatore a vita quale ex Presidente della Repubblica.
E' deceduto il 17 ottobre 1978.

pallanimred.gif (323 byte) Il primo democristiano al Quirinale, di Luca Molinari

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