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Fascismo e deportazioni

Le responsabilità di Mussolini

Dibattito

pallanimred.gif (323 byte) Luigi Miragliuolo: "E' falso che i fascisti non sapevano nulla della soluzione finale"

1. E' falso che i fascisti non sapevano nulla della soluzione finale, lo
confuta il documento stesso a firma di Mussolini, nonché ci sono  la
testimonianza di DOLMANN, le memorie di SPEER, quindi non c'è di che
contendere. Se il documento che è in rete è autentico come tutti, anche
ni fascisti ammettono, allora non è possibile affermare che non sapevano
nulla. Finanche la ricostruzione portata qui porta  inequivocabilmente
alla evidenza che i fascisti erano perfettamenete a conoscenza della
soluzione finale. Infine c'è una recente ricostruzione biografica a cura
dello storico francese Milza che andrebbe letta, proprio perché affronta
il tema delle responsabilità di Mussolini verso l'olocausto. Ci sono
anche le lettere degli allievi della scuola ufficiali della GNR che
andrebbero lette, così qualcuno mi spiega come mai questi baldi giovani
parlano diffusamente della caccia agli ebrei. Ma si tratterà sicuramente
di propaganda comunista, vero ? Quindi non sappiamo di quali certificati
d'immacolatezza stiamo parlando, perfino il ministro degli interni
dell'epoca (buffarini guidi) prendeva soldi o oro e ne faceva
contrabbando, in cambio della protezione ad ebrei facoltosi, lo dice
Ciano, ma sarà tutta una falsificazione o dei comunisti o magari del
mossad.

Capirai la risposta che le polizie che davano la caccia all'ebreo nella
RSI erano autonome e alle dipendenze della Gestapo, e che Mussolini ha
deprecato con le parole e con i fatti. Quando e quali ? Parliamo di
qualche battuta in qualche conversazione privata ? Questi sarebbero i
fatti ? Tutto qui ? Riferirsi al discorso del lirico, quando solo di
civili in Italia ne sono morti 10000, e non erano combattenti, mi sembra
francamente patetico. Si opponeva alle stragi con le chiacchiere ?
Derubricando le stragi che avvenivano dal settembre del 43 a fatti
episodici ?   E' ben strano che  a un signore che si proclama capo dello
stato, fa bandi per arruolare eserciti, ministeri e quant'altro, poi si
chiami fuori quando si tratta di prendersi le responsabilità politiche e
morali. Stà a vedere che il paese in quella situazione c'è lo hanno
portato gli antifascisti. Che Salò era una cosa compeltamente nelle mani
dei tedeschi c'è ne eravamo accorti tutti da un pezzo. Metodi episodici
? Nei 20 mesi di Salò tra civili e appartenenti alla resistenza sono
morte oltre 30.000  persone, a questi vanno aggiunti altri 34.000 morti
di stenti nei campi di prigionia in germania, e li chiamiamo episodi ?
Non aveva poteri ? E se non contava nulla perché stava lì ? La RSI fu
questo, la collaborazione fino alla fine col nazismo, il destino del
fascismo e del nazismo erano intimamente legati, fare i distinguo è
un'esercizio piuttosto vuoto. Mi raccomando le "autorità" repubblicane,
Montagna, Pisenti, chissà perché Kock finì libero, ma mica tutti i mali
li fece Kock, e che dice di COLOMBO, di SOLARO, di BARDI, POLLASTRINI,
CARITA', PREZIOSI ? Nulla ? E i nomi dei fascisti collaborazionisti
nelle stragi nascosti nell'armadio della vergogna per oltre 40 anni ?
Quindi la RSI affondava in un mare di sangue e lutti e noi dobbiamo
prestare fede alle parole di Mussolini quale prova ? Ma siamo matti ?
Come se bastassero quattro arresti (poi rilasciati, vero ?) fatti quando
si era alla fine, su pressione del cardinale di Milano, per cambiare il
giudizio storico. Circa le stragi è noto come fattivamente hanno opposto
"resistenza" ,come a Roma fu il questore Caruso a consegnare 50 persone
a Kappler su ordine di Buffarini per la rappresaglia alle ardeatine, che
ci sono le testimonianze di alcuni sopravvissuti alle stragi
nell'appennino del 44 che indicano la presenza dei fascisti (Atti
processo REDER), ma abbiamo la parola di Mussolini che smentisce, è
quindi il duce ha sempre ragione, vero ?

Circa la liceità delle rappresaglie a danno dei civili, si rimanda al
processo di Venezia al maresciallo Kesserling, che dobbiamo dedurne a
questo punto che fu processato da un tribunale bolscevico travestito da
corte britannica,  ma dato che i giudici erano autentici, e che
Kesserling a giustificazione dei propri soldati,e  di fronte
all'evidenza delle stragi scaricò la colpa sui fascisti dicendo che non
potevano essere stati i tedeschi, se ne sono prima serviti e poi come si
fa con i servi li hanno scaricati. Per favore non raccontiamo balle!

2. l'affermare che gli alleati hanno deportato gli Ebrei nel 48 in
Palestina è un falso abominevole, circa poi il paragone tra il
madagascar di Eichmann e la creazione dello stato d'Israele la cosa si
commenta da sola, e non intendo mettermi a discutere di fregnacce.
Riguardo l'atteggiamento tenuto dagli occidentali verso la Germania, è
un'opinione consolidata che quella politica di "resa" agevolò il cammino
al disegno di Hitler (vedasi Churchill, noto comunista anche lui). C'è
un monumento a Varsavia sulle stragi di ebrei compiute dai sovietici in
nome dell'antisemitismo ? Ma che strano, Varsavia venne occupata dai
tedeschi nel settembre del 39, fu Keitel a dare l'ordine per la
soppressione dei commissari politici sovietici, i nazisti sterminarono
Ebrei in lituania, lettonia, estonia, ucraina, russia, oltre a 5 milioni
di prigionieri sovietici fatti morire tra stenti ed esperimenti
"medici", e oggi scopriamo che furono invece i russi. Ci avesse parlato
delle fosse di Katyn e va bene, e poi non capisco questa equiparazione.
E poi quale doppiopesismo ? Il comunismo è un'altra vicenda che si
sviluppa prima del nazifascismo e finisce 50 anni dopo, e qui il tema è
la resistenza al nazifascismo. Se no altrimenti di equiparazione in
equiparazione finiamo alle crociate. Alla fine siamo alle divagazioni e
digressioni sui crimini dello stalinismo, che non ho capito cosa
c'entrano con la resistenza, però gia che ci siamo parliamo anche delle
persecuzioni agli ebrei da parte della chiesa nel medioevo, tanto tutto
fa brodo per l'equiparazione.

3. Calamandrei aveva perfettamente ragione, sono i fascisti che più che
mancanza di pudore hanno un'asineria congenita. I tedeschi si erano
annessi Trieste, 2 fucilati della X non significano un bel niente, se
non altro confrontandoli ai partigiani trucidati dalla X nel castello
del cansiglio, che per'altro erano della Osoppo. I tedeschi facevano
l'arruolamento per il proprio esercito in quelle zone, ne promisero
perfino parti ai cosacchi, quindi quando i fascisti parlano di difesa
dei confini orientali, beh, bisogna capirsi di quali confini si sta
parlando e da chi, perché si era già dato. A me sembra,  come lo stesso
Borghese ha detto al proprio processo, che i reparti della RSI si
muovevano su ordine di Wolff, quindi è difficile che i tedeschi dessero
ordini di fare la guerra contro se stessi, quindi non confondiamo
l'utilizzo di reparti della X usati contro il IX corpus slavo
congiuntamente ai reparti tedeschi con la difesa dei territori, perché è
facile dimostrare che difendevano il territorio del reich. (In realtà si
trattò di una operazione a protezione della ritirata di LOEHR dalla
jugoslavia, ma non importa).  A riguardo, basterebbe leggere Deakin
prima e De Felice poi, ma capisco che è imbarazzante. Ma sarà un altro
vuoto di memoria.  Ed eviterei di fare confusione con gli slogan degli
anni 70, perché era un'altra stagione ed un'altra Italia, dove c'è stata
anche qualche bomba messa nelle banche, nelle piazze e nelle stazioni,
sui treni, sbaglio ? giustiziare i fascisti in una guerra dove non si
facevano prigionieri non è un crimine, compiere attentati in guerra a
danno del nemico non è un crimine ma un atto di guerra fatto
successivamente proprio dallo stato.
Veniamo alle Foibe, esse avvengono in un quadro di vendette frutto
avvelenato della politica fascista a danno della minoranza slava prima e
al comportameno degli italiani nella jugoslavia occupata poi, i fatti
vanno messi uno in fila all'altro altrimenti si fa solo una grande
confusione, parlare delle foibe va bene, ma bisogna parlare anche di
quello che avvenne per mano italo-tedesca in jugoslavia, non a caso la
jugoslavia ebbe 1800000 morti in gran parte civili, quindi prima di
lamentarsi, bisogna chiedersi chi ha dichiarato guerra alla jugoslavia,
chi ha invaso quel paese, e chi ha compiuto per prima le stragi di
civili, e poi si parla di foibe e trattati di pace. Quando si perdono le
guerre, provocate per giunta, non ci si lamenta delle conseguenze con la
parte che è stata invasa, ma si chiede conto a chi ha provocato quella
situazione.  Si chiedono per se i diritti negati agli altri ? Ci
lamentiamo che gli slavi volevano Trieste e poi facciamo finta di nulla
quando i tedeschi se l'erano annessa già dall'ottobre 43 ?

Che ci fosse una volontà slava di annettersi Trieste è noto, così come è
noto che ci fu da parte del PCI un'atteggiamento imbarazzato, ambiguo,
anche fatto di complicità, però va detto anche che fu su pressioni del
governo italiano che a Trieste arrivarono gli alleati, e al governo
c'erano anche i comunisti, ed il fatto politico è questo. Anche I
tedeschi si lamentano delle atrocità subite  nel 45, ebbero milioni di
espulsi dalla Slesia, dalla Prussia orientale, dai sudeti, e morirono
milioni di civili tedeschi, ma non mi sembra che chiedono (tranne i
neonazisti, guarda caso)l'equiparazione dei fatti. Dopo quello che era
successo non è che le cose potessero andare diversamente, ed in Italia
nell'immediato dopoguerra sono avvenute le stesse cose che sono avvenute
in tutta europa, tipo la fucilazione sommaria dei collaborazionisti.
Franco fucilò un sacco di gente all'indomani della guerra civile
spagnola, non si ricordano esacrazioni, ma piuttosto si ricordano plausi
da parte fascista, ed erano quegli anni lì, erano quei personaggi lì.
Poi succede che dopo qualche anno alle stesse persone capita di finire
al muro a loro volta  si lamentano pure.

Circa l'episodio che vede coinvolto Bentivegna, è falso che il
finanziere ucciso fosse un membro della resistenza, è una bufala messa
in giro dai fascisti come tante altre, si trattava bensì di un
collaborazionista, come il processo che gli alleati (non l'armata rossa)
fecero a carico di Bentivegna dimostrò, e sempre quel processo dimostrò
che Bentivegna aveva agito per leggittima difesa, tant'è che Bentivegna
fu assolto.

 

 

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pallanimred.gif (323 byte) Il fascismo e la persecuzione degli ebrei

pallanimred.gif (323 byte) I campi di concentramento fascisti 1940-1943

pallanimred.gif (323 byte) I lager italiani: Risiera S. Sabba - Fossoli - Bolzano - Grosseto - Borgo S. Dalm.

 

 

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