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La Costituente (1946-1947)

La Costituente e il voto alle donne: la figura di Anna Kuliscioff

Il 2 giugno 1946 in concomitanza con il Referendum istituzionale si svolsero in Italia le elezioni dell'Assemblea Costituente. Per la prima volta nella storia dello Stato unitario, tutti gli italiani furono chiamati ad eleggere i loro rappresentanti, con il compito di redigere la legge fondamentale del nuovo stato: la Costituzione della Repubblica. Questa consultazione ebbe un'importanza strategica, non solo perché il diritto al voto fu esteso anche alle donne, ma anche perché dopo oltre 20 anni nel nostro Paese si svolsero libere elezioni. A seguito della vittoria repubblicana, Umberto II abbandonò l'Italia, per ritirarsi in esilio, dopo aver preso atto della sconfitta della monarchia (13 giugno).

Gli avvenimenti politici di grande rilevanza per la storia del nostro Paese, che si susseguirono dopo la guerra di liberazione, incisero inequivocabilmente sul destino dell’ultimo esponente della Casa Sabauda, il "Re di Maggio", come venne poi chiamato Umberto II. Infatti il Decreto Legge del 25 giugno 1944, che finalmente conferiva al popolo italiano il compito di eleggere l’Assemblea costituente e di scegliere le proprie istituzioni, divenne esecutivo solo dopo 13 mesi, non solo per difficoltà tecniche, derivate dalla compilazione delle nuove liste degli elettori, ma anche a causa di pressioni politiche.

Le forze monarchiche dei partiti moderati temevano che se le elezioni si fossero svolte subito dopo la liberazione, scarsa sarebbe stata la probabilità di vincita che avrebbe avuto la monarchia, perché tra le forze di ispirazione repubblicana, figuravano i comunisti ed i socialisti che, nella guerra di liberazione erano stati i più numerosi ed attivi protagonisti. Solo nel settembre del 1945 fu convocata una Consulta Nazionale composta da 222 membri), con funzioni ispettive e di controllo, mentre il potere legislativo fu assunto dal governo. Con la collaborazione della Consulta fu emanata la legge che assegnava ad un referendum popolare la decisione tra monarchia e repubblica e la legge per l’elezione a suffragio universale, maschile e femminile, dei Deputati dell’Assemblea Costituente "col sistema proporzionale a liste concorrenti, con collegi elettorali plurinominali e con un collegio unico nazionale per l’utilizzazione dei voti residui". Dopo un regno durato per ben 46 anni, dalle elezioni che si svolsero nei giorni 2, 3, 4 giugno i Savoia furono costretti all’esilio.

Alle urne si recò l’89,1% degli aventi diritto al voto: una percentuale tanto più rilevante se si tiene conto del fatto che si votava per la prima volta col suffragio esteso anche alle donne. Alla competizione elettorale parteciparono 51 liste dei più svariati partiti e raggruppamenti, alcuni dei quali erano stati creati appositamente per concorrere alle elezioni: 36 liste non ottennero alcun seggio, mentre la maggior parte dei consensi si concentrò su D.C. (35,2% e 207 seggi), su P.S.I. (20,7% e 115 seggi), su P.C.I. (19% e 104 seggi), sull’Unione Democratica Nazionale (6,8% e 41 seggi) sul Fronte dell’Uomo Qualunque (5,3% e 30 seggi) e sul P.R.I. (4,4% e 23 seggi).

Grazie all’entrata in vigore, il 1° giugno 1948 della Costituzione Italiana (firmata il 27/12/1947 del Capo Provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola) l'Italia raggiunse il momento più alto del processo di affermazione della libertà e della democrazia. La Carta Costituzionale che ancora oggi è oggetto di ammirazione ed "invidia" da parte di molti Paesi rappresenta una conquista di straordinario valore storico, perché in primo luogo sancisce il principio della sovranità popolare.

Non va dimenticata in questo contesto politico la battaglia suffragista, condotta già dai primi del Novecento da una donna di origine russa, di grande spessore intellettuale, Anna Kuliscioff ,che in Italia si era già distinta per altre iniziative, volte a migliorare le condizioni di lavoro delle donne nelle fabbriche e nelle risaie e finalizzate alla soppressione dello sfruttamento della manodopera minorile.

pallanimred.gif (323 byte) Biografia di Anna Kuliscioff

 

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