Il
        Settantasette 
         
        Cronologia 
        a cura di Sébastien Croquet  
          
        Gennaio  
        Linizio dellanno venne segnato da numerose rivolte nelle
        prigioni in tutta Italia e una serie impressionante di evasioni, per lo più di attivisti
        dei gruppi armati. 
        Il primo gennaio, durante una rivolta alla prigione di Piacenza la
        polizia sparò uccidendo uno dei rivoltosi. 
        Lindomani, tredici detenuti della prigione di Treviso evasero,
        tra di loro un membro delle Brigate rosse. Due giorni dopo, una nuova rivolta scoppiò nel
        carcere di Venezia. Il cinque quattri prigionieri evasero dalla prigione di Fossombrone,
        il sedici un commando attaccò la prigone di Lecco, liberando tre prigionieri, il
        ventitrè le nappiste Maria Pia Vianale e Franca Salerno evasero dalla prigione di
        Pozzuoli
. 
        Le organizzazioni terroristiche innescarono la loro politica
        dattacco " al cuore dello stato " con una successione
        ininterrotta di attentati, tra cui i più significativi rimasero la distruzione di una
        caserma dei carabinieri a Monza da parte dei " Nuclei combattanti
        comunisti " e il rapimento dell armatore genovese Piero Costa dalle
        Brigate rosse. 
        Lanno politico incomiciò il cinque, con la proposizione del
        presidente del consiglio, Giulio Andreotti, di bloccare la scala mobile dei salari e di
        ridurre i consumi, per diminuire linflazione. 
        La proposta venne respinta in blocco dai sindacati, che firmarono, il
        venticinque, un accordo col padronato (Confindustria) sulla riduzione del costo del lavoro
        ( controllo dellassenteismo, mobilità della manodopera
ecc ). 
        Il governo ottenne il voto favorevole del parlamento e abolì, il
        trenta, una parte della scala mobile dei salari. 
        Nella stessa giornata, vennero arrestate a Napoli settantasette persone
        dopo autoriduzioni di biglietti di teatro. 
        Il quattordici, al teatro Eliseo di Roma, Enrico Berlinguer, segretario
        del Pci, propose nel suo discorso al paese, una politica di austerità, invitando ad
        appoggiare " la lotta agli sprechi " e a " porre un freno al
        consumismo individuale esasperato ". 
        La settimana seguente, dopo un lungo dibattito, la legge
        sullaborto fu approvata alla camera dei deputati (con, 310 SI e 296 NO), mentre a
        Catanzaro si aprì il quarto processo delle bombe di Milano (Bombe di Piazza Fontana,
        1969). 
        Il ventiquattro, a Palermo, gli studenti occuparono la facoltà di
        lettere contro la circolare del ministro della pubblica istruzione, Malfatti, del
        03/12/1976, che limitava la ripetizione degli esami. 
        Questa manifestazione segnò linizio dellescalation
        di proteste, che poi si diffuse rapidamente nella maggior parte dei focolai di
        contestazione studentesca. 
        Gli ultimi giorni del mese di gennaio, vennero macchiati da due
        scandali politico-finanziari.  
        Il ventisette, il parlamento discuse del crac delle autostrade (4000
        miliardi di lire) e lindomani, il presidente della corte di cassazione di Roma,
        Carlo Spagnolo, venne sospeso per avere favorito la fuga del banchiere Sindona
        dallItalia. 
          
        Febbraio  
        Il mese di febbraio venne caratterizzato da una cospicua recrudescenza
        della violenza.  
        Il primo, una settantina di neofascisti entrarono nelluniversità
        di lettere e giurisprudenza di Roma, intonando canzoni e slogan, poi spararono su
        unassemblea generale ferendo gravemente uno studente, Guido Bellachioma. 
        La risposta fu organizzata lindomani : diverse
        manifestazioni antifasciste si svolsero in molte città. Ma fu nella stessa città della
        vigilia, che i gruppi della sinistra estrema (lAutonomia Operaia e gli ex Lc (Lotta
        continua)) decisero di assaltare la sede fascista (Msi) del Fronte della gioventù,
        iniziando una guerriglia con la polizia durante la quale vennero feriti due studenti e un
        poliziotto. 
        Quattro giorni dopo, un gruppo dallAutonomia commise, sempre a
        Roma, cinque attentati contro dei commissariati e delle caserme di carabinieri, mentre il
        movimento neofascista "Ordine nuovo" e i servizi segreti misero una bomba nel
        treno " Napoli-Brennero ", che venne disinnescata dalla polizia. 
        Dopo una relativa tregua, il quindici le forze dellordine
        arrestarono il nemico pubblico numero uno, Vallanzasca. Lindagine rivelò che aveva
        stretti legami col terrorista neofascista di Ordine nuovo, Pier Luigi Concutelli,
        assassino del giudice Occorsio nel luglio 1976. 
        Il sedici si chiuse a Napoli, il processo dei ventiquattro membri dei
        Nap con pene detentive destinate a dare lesempio.  
        Lo stesso giorno si aprì a Brescia, quello dei gruppi neofascisti
        Sam-Ram, accusati di tentativi di colpo di stato e di preparazione alla guerriglia civile. 
        Di fronte alla moltiplicazione degli atti terroristici e alla violenza
        delle manifestazioni degli studenti, il ministro degli interni, Cossiga, dichiarò
        su La Repubblica  datata del diciotto, che "
il nostro
        paese non puo essere trasformato in un far-west. Chi gira con le armi deve andare
        semplicemente in galera e rimanerci ".  
        Cossiga annunciò tutta una serie di decreti-legge, che permettevano al
        ministro dellInterno di avere il potere necessario per chiudere i cosiddetti
        " covi " dei gruppi della sinistra estrema. 
        Contro ogni evidenza, lopposizione alla lotta armata non fu
        lappannaggio della destra, difatti circolò un documento firmato da Pdup e Ao, che
        venne pubblicato su Il Manifesto datato del venti, che criticava la
        prospettiva della radicalizzazione delle lotte.  
        Nello stesso tempo, il movimento studentesco portò alla ribalta le
        insufficienze e larretratezza del sistema educativo, ma anche linadeguatezza
        dei vecchi quadri legislativi in una società in piena mutazione. 
        In sostanza, lopposizione degli studenti, nel mese di febbraio,
        poteva riassumersi nel rifiuto categorico e unanime della legge Malfatti e del corteo di
        riforme che ne derivava.  
        Il movimento universitario si strutturò insieme alla diffusione
        sistematica dei metodi classici di lotta, cioè la dimostrazione di piazza, i sit-in,
        loccupazione di locali pubblici e talvolta addirittura, lo scontro fisico con la
        polizia, con i gruppi neofascisti e allinterno del movimento stesso. 
        Lotto, la grande maggioranza delle università vennero occupate
        per opposizione alla legge Malfatti. Due giorni dopo a Roma, 30000 studenti sfilarono per
        le stesse ragioni, la dimostrazione venne seguita da scontri di una violenza inaudita, i
        saccheggi e gli assalti alle sede del Msi fecero tre feriti. 
        La rottura tra il Pci e gli studenti apparve sempre più evidente e
        profonda. 
        Il diciassette, il segretario del principale sindacato italiano, la
        Cgil, Luciano Lama, venuto per tenere un comizio alluniversità di Roma, allo scopo
        di " riportare lordine ", fu accolto con slogan ironici,
        sarcastici, molto pesanti, che sboccarono su una rissa violentissima tra gli studenti e il
        servizio dordine del sindacato, congiuntamente a quello del Pci e alla polizia.  
        Lama fu cacciato dalluniversità, e infuriato sollecitò
        manifestazioni di solidarietà, ma lappoggio non venne. 
        Nei giorni che seguirono questevento, gli autonomi occuparono le
        università, creando diversi collettivi molto contestati dagli " Indiani
        metropolitani ". 
        Lindomani, si formarono alcune assemblee in diverse aziende della
        penisola, per protestare contro quello che Lama chiamò " nuove forme di
        fascismo " e che Enrico Berlinguer definì una settimana dopo,
        " diciannovismo ".  
        Simultaneamente uno sciopero generale scoppiò in ventitre università. 
        Il giorno dopo, fu organizzata a Roma una manifestazione, durante la
        quale 50000 studenti scesero in piazza per chiedere labrogazione della legge
        Malfatti. 
        Il mese di febbraio si concluse dalla riunione del Coordinamento
        nazionale degli studenti universitari. La confusione totale e la violenza che ressero
        durante due giorni, spinsero le femministe e gli " indiani
        metropolitani " ad abbandonare lassemblea, denunciando il vuoto dei
        dibattiti e lassenza di contenuto delle rivendicazioni del movimento, superato
        secondo loro, dalla violenza e dallincomunicabilità. 
        Sul piano sociale, bisogna notare una nuova ondata di aumenti ( IVA,
        carburante..ecc..) e l inquietante incremento del lavoro nero, al punto che certi
        gruppi autonomi della sinistra operaia non esitarono ad assaltare enti e aziende per
        contestare questo fatto e metterlo in piena luce. 
        Lotto, i sindacati rinunciarono allo sciopero generale in
        protesta agli aumenti del 4 febbraio. 
        Lindomani, scoppiò una serie di scioperi selvaggi nelle aziende
        del NordItalia, per protesta contro la riduzione del costo del lavoro, condizione sine
        qua non imposta dal Fondo monetario internazionale (Fmi) per la concessione di un
        prestito. 
        Le nuove misure per lordine pubblico vennero prese il ventuno dal
        governo. La rivolta della base del Psi e loccupazione di molte sedi del partito
        dagli stessi socialisti seguirono il venticinque. E infine il giorno dopo, durante
        lultimo comitato centrale del Pdup, il gruppo politico esplose, scindendosi in
        quattro organismi. 
        Questo stillicidio di eventi lasciò intravedere una grande fragilità
        delle diverse forze politiche e partitiche, che si dimostrò drammatica il mese
        successivo, con la politica di repressione e la mancanza di mediazione, di cui diedero
        prova il governo e le diverse componenti " storiche " dello scacchiere
        politico. 
          
        Marzo  
        Durante la prima settimana, assistiamo allaccentuazione degli
        episodi violenti, per così dire a un vero e proprio " salto di
        qualità ", come venne comunemente chiamato laggravarsi della situazione. 
        La violenza raggiunse vertici pericolosi e incontrollabili, tra campi
        opposti, ma anche tra le diverse componenti del movimento e della sinistra. 
        Il due, a Roma nove fascisti del Msi spararono contro gli studenti
        dellistituto magistrale Margherita di Savoia, senza ferire nessuno. 
        Lindomani, il parlamento e il senato si riunirono per deliberare
        sullincriminazione di due ex ministri, Tanassi e Gui, per lo scandalo (bustarelle)
        Lockheed. Mentre a Torino, alcuni studenti della Fgci vennero aggrediti da alcuni
        autonomi. 
        I seguenti tre giorni, lattività contestataria degli studenti si
        concentrò a Torino, dove un gruppo di autonomi venne aggredito dal servizio dordine
        del Pci in riposta alla vicenda della vigilia. Ma il grosso della contestazione si svolse
        soprattutto a Roma, dopo la condanna di Fabrizio Panzieri a nove anni di carcere, per
        " complicità morale " nellassassino di un fascista greco. 
        Il livello e la frequenza degli scontri, incitarono il governo ad
        applicare nuove misure antiterroristiche e ad imporre la chiusura delluniverstà di
        Roma.  
        Nuovi scandali scoppiarono e dilaniarono il mondo politico. Il sette,
        il Partito radicale chiese limputazione del presidente della
        repubblica, Giovanni Leone (presidente della repubblica dal 1971), che sarebbe stato anche
        lui coinvolto nello scandalo Lockheed. 
        Tre giorni dopo, i ministri e i senatori, votarono il rinvio a
        giudizio, dinanzi alla corte costituzionale per corruzione aggravata ai danni dello stato,
        di due ex ministri (Tanassi e Gui). 
        Lundici e il dodici, furono lapice della rivolta durante il
        mese di marzo e addirittura del movimento del 1977. 
        A Bologna, alcuni studenti del movimento che si presentarono ad una
        assemblea di Cl, vennero malmenati, la situazione degenerò in una rissa furibonda e
        collarrivo dei carabinieri in una guerriglia urbana, nella quale fu ucciso Francesco
        Lorusso (membro dal 1972 del gruppo dell estrema sinistra, Lotta
        continua), colpito alle spalle da un carabiniere. 
        Una rabbia fenomenale spinse allora gli studenti a distruggere le
        vetrine dei negozi di lusso, ad occupare tutti i luoghi strategici della città, ad
        assaltare la sede della Dc, la libreria di Cl " Terra promessa ", due
        commissariati e ad affrontare per tutta la notte i carabinieri. Gli studenti si
        rifugiarono alla fine nelluniversità, occupandola per tre giorni, prima di essere
        sgombrati dai carri armati mandati dal ministro degli intreni, Cossiga. 
        Lindomani, si tenne a Roma una grande manifestazione con tutti i
        militanti di Lc e numerosi simpatizzanti del movimento (±100.000) venuti da tutta
        lItalia.  
        La situazione andò peggiorando, dal momento in cui Cossiga impedì la
        manifestazione. Roma si trasformò allora in un campo di battaglia, i manifestanti
        distrussero i negozi, assaltando commissariati, lambasciata del Cile, la sede del Popolo,
        lasciando le strade in uno stato di desolazione. 
        Lo scatto dira si diffuse nel paese, nella stessa giornata a
        Milano un corteo assaltò lAssalombarda, a Torino venne ucciso il brigadiere,
        Giuseppe Ciotta, a Bologna, la polizia chiuse manu militari la radio
        " Radio Alice ", la stessa notte tutta una serie di scontri oppose i
        carabinieri ai manifestanti. 
        La repressione che seguì questo micidiale week-end, colpì
        essenzialmente Bologna.  
        Il tredici, i carri armati entrarono nella città, senza nessuna
        protesta del sindaco comunista della città, Renato Zangheri.  
        La polizia chiuse di nuovo Radio Alice, mentre uno dei
        conduttori della radio, Franco Berardi detto " Bifo ", fu costretto a
        fuggire. 
        Il Pci nellottica della politica del compromesso storico sostenne
        apertamente la polizia e lazione repressiva del governo.  
        Il giorno dopo, il martedì quindici, la Dc propose di adottare il
        " fermo di pubblica sicurezza ", che permise alla polizia di arrestare
        qualsiasi sospetto. 
        A Bologna, lindomani, allappello per la manifestazione
        " contro la violenza " indetta dalla Dc insieme al Pci, 150.000
        persone sfilarono nelle strade della città (Il Pci si alleava con la Dc perchè era
        convinto che a Bologna, fosse in atto un " complotto " per affossare
        il compromesso storico, creando una frattura tra Dc e Pci. I comunisti si facevano più
        che mai il partito garante dellordine).  
        Di fronte a questa manifestazione, fu peraltro organizzata una
        " contromanifestazione ", con un corteo di 15.000 persone. 
        La rivolta urbana e giovanile assumeva proporzioni notevoli negli
        ultimi giorni del mese, insieme allincremento del malcontento degli operai che
        derivava verso forme di lotte sempre più radicali.  
        Come per esempio durante i violenti scontri di Milano e di Napoli, che
        seguirono uno sciopero generale organizzato dalle confederazioni sindacali, per chiedere
        il rilancio degli investimenti nel mezzogiorno e contro la disoccupazione. 
        Dopo una lunga trattativa, Berlinguer e i sindacati cedettero, il
        trenta marzo, alle pressioni del Fmi (Fondo monetario internazionale), per la concessione
        di un prestito " simbolico " e firmarono un accordo col governo allo
        scopo di ridurre il costo del lavoro.  
          
        Aprile  
        Il mese di aprile segnò lesordio dellondata terroristica
        che non cessò di amplificarsi fino al 1979. 
        Gli attacchi terroristici contro i simboli dello stato, contro i
        neofascisti, contro le rappresentazioni del capitalismo si moltiplicarono in modo
        giornaliero e appesantirono il dibattito civile e la rivolta sociale. 
        Resero sempre più difficile ogni contestazione, anzi impedendo ogni
        manifestazione antagonista e contestataria dei movimenti di massa. 
        In effetti i primi giorni, vennero segnati dallonnipresenza sulla
        scena mediatica dei gruppi terroristici. Il quattro aprile le Brigate Rosse liberarono
        lindustriale Costa, rapito allinizio del mese di gennaio, contro un riscatto
        di un miliardo di lire. 
        Lindomani venne rapito il figlio dellex segretario del Psi,
        Guido De Martino a Napoli. Questo rapimento coinvolse tutta la classe dirigente.  
        Dopo Bologna e Padova, londata di repressione colpì anche
        Firenze : decine di arresti, perquisizioni domiciliari vennero effettuati
        nellambiente dellestrema sinistra. 
        I germogli di una guerra urbana si svilupparono, man mano che
        lintensità degli attentati aumentò. I gruppuscoli della sinistra rivoluzionaria,
        ma anche quelli della destra neofascista seminarono il terrore e la confusione
        principalmente a Roma, ma anche in altre città.  
        Il sei, si svolse a Milano, la prima assemblea di
        " Dissidenza sindacale ", con la netta volontà di alternativa alla
        politica di " collaborazione e di sostegno ", della Cgil e degli altri
        sindicati alla coalizione governativa. 
        Lindomani, lufficio privato di Cossiga a Roma, venne
        distrutto da una bomba. 
        Il carabiniere che aveva ucciso un militante fiorentino nel 1975, fu
        condannato a otto mesi di prigione, una pena che venne vissuta come uningiustizia
        nellambiente della sinistra autonoma. 
        Il Fmi accettò le garanzie italiane e concesse il sedici, un prestito
        di 500 milioni di dollari al governo. La Cee prestò esattamente la stessa somma due
        giorni dopo. 
        Il ventuno, gli studenti di Roma occuparono quattro università per
        protestare contro la riforma Malfatti. La polizia intervenne energicamente per
        sgomberarli. Violentissimi scontri seguirono larrivo delle forze dellordine,
        nei quali furono feriti militari, studenti, una giornalista americana e soprattutto,
        vennero ucciso un poliziotto, Settimo Passamonti, raggiunto al cuore da una pallottola di
        " P38 ". 
        Nella stessa giornata, a Milano, Firenze e Bologna si assisté a una
        serie di esplosioni e alcuni sequestri di docenti. 
        In conseguenza, il ministro degli interni, Francesco Cossiga, proibì
        ogni manifestazione pubblica per un mese e chiese nuove misure per lottare contro il
        terrorismo. Le università persero il loro statuto di zone franche. 
        A richiesta dei sindacati, quattro giorni dopo, Cossiga ritornò sui
        propri passi e autorizzò le manifestazioni programmate del primo maggio. 
        Il martedì ventisei, la radio romana dellautonomia, Radio città
        futura venne denunciata per istigazione a delinquere. 
        Il giovedì seguente, le Brigate rosse uccisero il presidente degli
        ordini degli avvocati, Fulvio Croce, che era incaricato di costituire un collegio per la
        preparazione del processo di membri delle Br, che così restò bloccato. 
        Infatti, alcuni giudici popolari si rifiutarono di far parte della
        giuria. 
        Gli ultimi due giorni del mese, venne organizzato a Bologna il secondo
        coordinamento nazionale degli studenti universitari, il quale apparve meno caotico e
        violento del primo, tenutosi il ventisei e il ventisette febbraio. 
        Alla fine, venne approvata una mozione, nella quale gli studenti
        affermarono che il movimento doveva rifiutare : " sia lo scontro contro
        lapparato miltare, sia riprendere un posto allinterno delle istituzioni del
        movimento operaio ". Il movimento si oppose al compromesso storico,
        considerandosi come forza dellopposizione, ma nello stesso tempo rifutò la
        radicalizzazione per quanto concerne lo scontro. Gli autonomi si ritrovarono così
        conseguentemente isolati. 
          
        Maggio 
        Le celebrazioni del primo maggio si svolsero ovunque in un clima di
        forte tensione. 
        A Roma, Padova e Milano, degli scontri opposero gli autonomi da una
        parte e dallaltra la polizia e il servizio dordine sindacale : vennero
        feriti più o meno duecento giovani. 
        Due giorni dopo, si aprì a Torino il processo delle Brigate rosse, che
        finì prima di cominciare. Fu rimandato sin dalla prima udienza, la maggior parte dei
        giurati, terrorizzati dalle minacce delle Br, non essendosi presentati al tribunale. 
        Nella stessa settimana, vennero promulgate misure speciali dopo la
        recrudescenza degli incidenti nelle carceri. La conseguenza immediata fu una serie di
        rivolte e di sequestri, nei giorni seguenti in alcune prigioni del NordItalia. 
        Il governo si dedicò alla repressione contro i simpatizzanti della
        sinistra extraparlamentare e degli ambienti autonomi. 
        Il sei, vennero arrestati a Bologna, Diego Benecchi e Bruno Giorgini,
        tutti e due leader dellAutonomia, accusati entrambi di apologia di reato e di
        istigazione a delinquere. 
        Lindomani, sempre a Bologna, furono effettuate molte
        perquisizioni a librerie, riviste e giornali di movimento, mentre a Verona venne arrestato
        leditore Giorgio Bertani, trovato in possesso di una pistola lanciarazzi. 
        Qualche giorno dopo, il dodici, durante una manifestazione, proibita
        dal governo, svoltasi a Roma e indetta da Lc, Ao-Pdup e la Fgsi per lanniversario
        della vittoria nel referendum sul divorzio, la polizia intervenne e il pacifico raduno
        (sit-in) si trasformò in una guerriglia urbana, durante la quale fu uccisa una ragazza di
        19 anni, Giorgiana Masi, colpita alla schiena. 
        Cossiga negò in parlamento la presenza di squadre speciali e annunciò
        nuove misure antiterroriste (condanna allergastolo per gli autori di attentati), ma
        il quotidiano romano " Il Messaggero " pubblicò delle foto di
        poliziotti in borghese, che contraddissero così, le parole del ministro degli interni. 
        Dei disordini scoppiarono nei giorni successivi, a Milano, Torino,
        Venezia, Bergamo, Napoli, Bologna, Firenze e altre città. Durante i tafferugli successi
        capitale lombarda, venne ucciso il brigadiere Antonio Custrà, dopo uno scontro con dei
        membri di " la Spesa proletaria ", mentre stavano assalendo un
        supermercato. 
        Il quindici, venne liberato Guido De Martino, dopo tre settimane di
        sequestro, senza che fosse elucidato " il mistero " del suo rapimento. 
        Il mese di maggio si concluse con una serie di eventi di una gravissima
        portata, sul piano della sicurezza, il diciannove, collattentato esplosivo nella
        metropolitana di Milano, che venne rivendicato da Prima Linea. Ma anche sul piano
        politico e democratico, quando lindomani, quattro deputati radicali che avevano
        lanciato un appello per lorganizzazione di una manifestazione il dodici maggio,
        furono minacciati di finire sotto processo. Poi, sul piano economico e sociale, quando il
        ventotto, i sindacati dichiararono che la situazione (già catastrofica con più di due
        milioni di disoccupati) stava per peggiorare nei mesi seguenti.  
        Ma il danno che screditò più gravemente la classe dirigente nel suo
        insieme, fu lapertura, il trenta, a Roma del processo del principe fascista, Junio
        Valerio Borghese (tentativo di golpe nel 1970), in cui si trovarono, tra gli
        imputati ; dei generali, dei deputati, dei carabinieri e dei membri
        dellapparato poliziesco. 
          
        Giugno 
        Il primo, le Brigate rosse spararono nelle gambe del vice direttore del
        giornale " Secolo XIX ", poi lindomani colpirono a Milano Indro
        Montanelli, uno dei decani del giornalismo italiano, direttore del " Giornale
        nuovo ". 
        Fu linizio di una lunga serie in cui vennero feriti dodici
        giornalisti, imprenditori, uomini politici, medici.., sempre colpiti alle gambe, i
        " gambizzati ". 
        Il lunedì sei, Luciano Lama venne riconfermato segretario principale
        della Cgil, durante il congresso del sindacato tenutosi a Rimini, malgrado la sua ultima
        disavventura alluniversità di Roma. 
        Il martedì, allo stesso congresso, il socialista Agostino Marianetti,
        fu nominato segretario aggiunto. 
        Lo stesso giorno, il senato bocciò, al contrario di quanto aveva fatto
        Palazzo Montecitorio, la legge sullaborto. 
        Il nove, un " commando contro il lavoro nero "
        distrusse una libreria a Roma. Parecchie vicende dello stesso genere accaddero durante
        tutto lanno, in fabbriche, aziende.. che vivevano del lavoro nero. I gruppi che
        combattevano per un risanamento del mondo del lavoro, furono numerosi e sempre vicini alla
        sponda sinistra del movimento. 
        Lindomani, in tutte le città, si svolsero manifestazioni indette
        dalle donne (20.000 femministe manifestarono a Roma), per protestare contro la decisione
        del senato e a favore della legge sullaborto. 
        Il diciotto, il congresso della Cisl si chiuse con la vittoria
        della sinistra in questo sindacato tradizionalmente vicino alla Dc. 
        Due giorni dopo, degli scontri alla facoltà di Cagliari, opposero
        autonomi e militanti del Pci. Durante il mese di giugno, lazione politico-militare
        di alcuni gruppi della estrema sinistra con le stesse ideologie di Ao, distrussero vari
        magazzini delle grandi imprese (Marelli, Siemens), assaltarono queste aziende e ferirono
        dei dirigenti, dei presidi di facoltà
 
        Uno dei capi delle Br, Renato Curcio, venne condannato a sette anni di
        prigione per porto darmi. 
        Il senato approvò le decisioni del governo di chiudere i
        " covi " dellAutonomia e il divieto di portare durante le
        manifestazioni, ogni mezzo di protezione che potesse impedire lindentificazione dei
        manifestanti. 
        Il venerdì ventiquattro, per la prima volta dalla fine della guerra, i
        dirigenti dei partiti dell"arco costituzionale" si incontrarono per
        firmare il nuovo programma di governo. 
        Nello stesso momento scoppiarono violentissimi scontri a Padova, tra
        poliziotti e manifestanti, dopo la condanna a due anni di carcere di un autonomo. 
        Il ventinove, i sei partiti dell " arco
        costituzionale " firmarono laccordo sul programma di governo, che definiva
        i punti importanti per quanto concerneva lordine pubblico (arresto preventivo),
        leconomia, le nomine dei dirigenti del settore pubblico. 
        Apertura, il lunedì seguente, del processo dei 17 operai
        dellAlfasud per avere partecipato agli scioperi selvaggi del febbraio 1976, mentre
        alla prigione dAsti evasero dieci detenuti tra cui tre militanti del gruppo
        clandestino " Nap ". 
        Degli incidenti scoppiarono a Torino e Cassino, in cui fu colpita la
        Fiat. Vennero seguiti da fatti simili lindomani. 
        Il mese di giugno si concluse con una serie di attentati che travolse
        il paese e che colpì una decina di città. Il più significativo ebbe luogo a Firenze,
        quando i fascisti uccisero la guardia giurata Remo Petroni, che li sorprese mentre stavano
        preparando una bomba. 
          
        Luglio 
        Durante il mese di luglio alcuni intellettuali francesi (tra cui
        Jean-Paul Sartre, Michel Foucault, Félix Guattari, Gilles Deleuze, Roland Barthes ed
        altri ) redassero un appello contro "la repressione che " si stava
        " abbattendo sui militanti operai e sui dissidenti intellettuali in lotta contro
        il compromesso storico", che provocò una polemica con gli intellettuali comunisti e
        divise il mondo culturale italiano per lintera estate. 
        Per il resto, anche se la frequenza degli attentati diminuì, non si
        deve perdere di vista che i gruppi clandestini, sia di destra, che di sinistra non
        cessarono le loro azioni (rapimenti, bombe, attentati alle persone, alle sede di partiti e
        di aziende) in tutta Italia (i focolai più vivaci si concentrarono a Roma, Bologna,
        Milano, Firenze) e in modo quasi quotidiano. 
        Il primo luglio, a Roma una pattuglia della polizia uccise uno dei capi
        dei Nap, Antonio Lo Muscio, e arrestò Maria Pia Vianale e Franca Salerno.
        Linchiesta che seguì, stabilì che la pallottola che aveva raggiunto Lo Muscio alla
        testa era stata sparata a bruciapelo, mentre stava a terra. 
        Tre giorni dopo, i sei partiti dellarco costituzionale (Pci, Dc,
        Psi, Pri, Pli, Psdi) ratificarono laccordo sul progamma del governo. 
        Il venerdì otto, a Roma, le Unità comuniste combattenti uccisero, per
        errore, lo studente Mauro Amati. La vittima designata era lagente di custodia
        Domenico Vellutto. 
        Lo stesso giorno uno sciopero generale venne organizzato in Calabria,
        per protestare contro la crisi del mezzogiorno. 
        Il martedì dodici, la legge sulla riconversione industriale fu
        adottata. 
        Il venerdì della stessa settimana, la camera approvò (con i voti di
        Dc, Pci, Psi, Psdi, Pli e Pri ) il programma del " governo delle
        astensioni ", cioè laccordo firmato dai partiti politici, a guida poltica
        Dc, appoggiato dallesterno dai partiti dellarco costituzionale. 
        Due giorni dopo, i Nap sequestrarono undici custodi alla prigione di
        Trani, creando così una rivolta, mentre i " nuclei armati dazione
        rivoluzionaria " fecero esplodere delle bombe nelle prigioni in costruzione di
        Firenze e di Livorno. 
        Gli ultimi giorni del mese di luglio, vennero segnati
        dallabbassamento dellimpegno politico e rivendicativo del movimento
        studentesco, a favore dellaccrescimento, tanto sul piano quantitativo, quanto su
        quello qualitativo, dellazione armata. 
          
        Agosto  
        Il mese di agosto mette in piena luce i dissensi che lacerano il mondo
        sindacale e la drammatica difficoltà a seguire una linea politica, in cui la base non si
        senta abbandonata o più semplicemente nella quale non vengono rappresentati i propri
        interessi. 
        In effetti, il quattordici durante lottavo congresso della Cisl a
        Roma, Macario e Carniti criticarono il " compromesso storico ", per
        loro frutto di una politica " stabilizzante ".  
        E il ventinove, durante il settimo congresso Uil, Benvenuto criticò
        severamente latteggiamento del sindacato che per lui avrebbe dato " prova di
        lassismo e immobilismo " di fronte ai problemi, credendo di risolverli in sede
        politica. 
        Tre giorni dopo, la legge n°533 fu adottata. Permise fra laltro
        larresto di persone con caschi, sciarpe o qualunque mezzo " atto ad
        impedire il riconoscimento della persona ". 
        La politica repressiva proposta da Cossiga sembrò raccogliere un
        numero di simpatizzanti sempre più importante nei ranghi del parlamento, anche a
        sinistra. 
        La fuga a Roma, la settimana successiva, del nazista, Kappler, suscitò
        una profonda indignazione sui giornali della sinistra. 
        Molti vuoti e molti dubbi rimasero sulla ricostruzione
        dellevasione, lasciando intravedere una partecipazione delle forze di polizia.
        Vennero sospesi alcuni agenti, ma linchiesta non chiarì nulla. 
        Nel giro di qualche giorno, il paese conobbe un altro scandalo di
        grande importanza, quando il giovedì venticinque, venne arrestato il sottosegretario agli
        interni, Zamberletti, con la pesante accusa di truffa, dopo le rivelazioni sullo scandalo
        della ricostruzione che seguì il terremoto del Friuli. 
        Ispirato dalla filosofia hippie, ma anche in stretto legame con la
        realtà dei pericoli delle nuove forme di energie e con la politica di risparmio e di
        ricerche in questo dominio, nacque la domenica ventotto, il " Movimento
        antinucleare ", con una manifestazione alla centrale di Montalto di Castro.  
        Si oppose al piano nucleare, che prevedeva la costruzione di quattro
        centrali e di quattro altre in caso di necessità. 
          
        Settembre 
        Zamberletti, arrestato qualche giorno prima, scelse di dimettersi
        durante il consiglio dei ministri del giovedì otto. Finì sotto processo dopo le accuse
        del 25 agosto. 
        Durante il processo di Catanzaro (strage di Piazza Fontana), Mariano
        Rumor sconcertò laula, ma anche lopinione pubblica col suo atteggiamento
        molto ambiguo e la sua deposizione che era contraddittoria con quelle di Andreotti,
        Tanassi, Zagari, Miceli
 
        Questo processo segnò la fine politica di Rumor e mise in piena luce i
        rapporti oscuri tra politica, servizi segreti e ambienti della destra estrema durante i
        cosidetti " anni della tensione " o del fantomatico
        " golpe ". 
        Dal ventitrè al venticinque, si svolse a Bologna il convegno degli
        studenti " contro la repressione ". 
        Il Pci, che aveva rinunciato da poco alla teoria del
        " complotto ", ammise timidamente che non aveva affrontato
        convenientemente il movimento del settantasette, accettò e accolse (pasti, alloggi,
        diritto di parola..) il convegno nella città-simbolo del comunismo italiano.  
        Furono presenti 100.000 giovani di tutte le componenti del movimento,
        dallautonomia più dura ai partiti della nuova sinistra e agli indiani
        metropolitani.  
        Le ali più politicizzate, si confrontarono e a volte si scontrarono,
        anche fisicamente nel corso dellassemblea al Palazzetto dello sport. 
        Il settarismo imperò durante tutto il convegno. Lautonomia, che
        respinse le proposizioni delle altre componenti (Mls, Ao, Lc), si isolò e impedì al
        movimento di darsi prospettive politiche coerenti e unanimi. 
        Contrariamente alla confusione e allassenza del dibattito
        politico, il clima di fraternità, di gioia e di creatività (animazioni, diffusione di
        riviste e volantini, teatro controculturale,
        momenti " ludicocreativi "
) che si sparse nelle strade
        della città segnò linizio di una corrente che ebbe uneredità molto diffusa
        in Italia (ecologia, antinuclearismo, numerose riviste tra cui " Il
        Male " e gruppi come gli " Skiantos "
). 
        Ma questo convegno simboleggiò soprattutto la fine politica del
        movimento e linizio del " riflusso ", come venne chiamato
        labbandono dellimpegno dalla più grande parte dei simpatizzanti e attivisti
        del movimento studentesco del 77 e anche di unintera generazione di lotte
        operaie e sociali incominciata negli anni sessanta. 
        Un terribile sentimento di delusione colpì i seguaci del convegno,
        alcuni dei quali raggiunsero i gruppi clandestini e la lotta armata, ed altri affondarono
        nella droga. 
        La delusione si mescolò alla tristezza, quando nella serata del
        venerdì trenta, venne assassinato a Roma un militante di Lotta continua, Walter Rossi, da
        un gruppo di fascisti della sezione di via delle Medaglie dOro. 
        Questo evento ravvivò le tensioni tra la destra estrema (neofascista)
        e la sinistra extraparlamentare e autonoma. 
          
        Ottobre 
        Tra le numerose manifestazioni antifasciste e di protesta per
        luccisione di Walter Rossi, quella che si svolse lindomani a Torino, si
        trasformò in una vera caccia contro i militanti del Msi e più genericamente contro tutti
        i simpatizzanti della destra estrema, durante la quale morì Roberto Crescenzio, un
        giovane studente di 22 anni, rimasto prigioniero delle fiamme nellincendio del bar
        " LAngelo Azzuro ", devastato dagli autonomi. 
        Le confederazioni Cgil, Cisl e Uil invitarono i lavoratori a sospendere
        il lavoro per quindici minuti, in segno di protesta e di lutto, in concomitanza con il
        funerale del giovane studente torinese. 
        Centomila persone seguirono il funerale di Walter Rossi, in un clima di
        grande tensione, in cui venne ferito un agente di polizia e vennero incendiate diverse
        automobili. 
        Grazie al voto favorevole del Pci e allastensione del Psi, fu
        adottato, il cinque, il piano per lenergia, che prevedeva la realizzazione di
        quattro centrali nucleari per evitare il deficit energetico. 
        Nel mese di Ottobre sorse a Ivrea, " Rinascita
        piemontese " di Umberto Bossi (influenza regionalismo autonomo), che sboccherà
        negli anni ottanta su " Lombardia autonomista ". 
        Di fronte alla valanga di scandali nei quali vennero coinvolti i
        servizi segreti, lo stato iniziò un risanamento di questo settore, varando il
        ventiquattro, una riforma che prevedeva che entro il 22 maggio del 1978, dovessero essere
        sciolti tutti i vecchi servizi. 
          
        Novembre  
        A Mosca, il due novembre, per il 60° anniversario della rivoluzione,
        Berlinguer allora segretario del più importante partito comunista occidentale, rivendicò
        il " diritto del proprio partito a seguire i principi
        delleurocomunismo ", ma anche il fatto che " il Pci
        si " batté " per un socialismo che " garantisse
        " lesistenza di diversi partiti, il pluralismo e tutte le
        libertà.. ". 
        Il dissidio tra i leader sovietici e i rappresentanti del comunismo
        occidentale e soprattutto italiano, venne in piena luce. 
        Quattro giorni dopo, in una intervista a " La
        Repubblica ", Ugo La Malfa chiese lingresso del Pci al governo. 
        Lindomani, con un provedimento di polizia vennero chiusi, a
        Torino il circolo "Cangaçeiros" e a Roma, le sedi dellautonomia di
        "Via dei Volsci" e di "via Donna Olimpia". 
        Ma la politica di repressione non dissuase i gruppi armati, anzi li
        incitò a perseguire la loro lotta contro il potere capitalistico, nello stesso tempo
        onnipresente e invisibile. 
        Ed è secondo questa logica, che il mercoledì sedici, il vicedirettore
        della " Stampa ", Carlo Casalegno, venne ferito gravemente da quattro
        pallotole sparate dalle Br. 
        Morì tredici dopo, e sulla stampa italiana si parlò di
        " salto di qualità " della violenza, perché questa volta i
        terroristi delle Br non avevano mirato alle gambe. 
        Lultimo sussulto del movimento avvenne il ventitrè, quando si
        riunì a Roma per decidere di partecipare alla manifestazione nazionale dei
        metalmeccanici, programmata il 2 dicembre.  
        Ma una volta di più gli autonomi romani si isolarono, organizzando la
        loro dimostrazione, mentre le femministe e una parte di Lotta Continua scelsero di
        associarsi alla manifestazione del Flm. 
        Il ventotto, a Bari, in piazza Massari un commando fascista uccise a
        coltellate un giovane comunista, Benedetto Petrone. 
        Lindomani, ventimila persone scesero in piazza per denunciare
        lomicidio, molte vetrine furono spaccate e la sede missina venne devastata. 
          
         Dicembre  
        La manifestazione dei metalmeccanici organizzata dalle tre
        confederazioni sindacali, Uil, Cgil, Cisl si svolse come previsto il due a Roma. 
        I sindacati e i dimostranti chiesero una svolta politica e la soluzione
        ai problemi che il governo non aveva saputo risolvere durante lintero anno, anzi che
        si erano aggravati, lasciando il paese in una situazione di grave crisi.  
        Tanto sul piano sociale (gli attentati, il blocco della scala mobile
        dei salari
), quanto sul piano economico (il tasso dellinflazione e il debito
        pubblico che scoraggiarono ogni tentativo di rivendicazioni e di negoziati
        sindacali
), ma anche politico (i numerosi scandali, il compromesso storico). Il che
        inquinò la vita politica, riducendo il suo scenario ad un unico conglomerato, che
        facilitò la collusione e il clientelismo partitico, un male italiano ricorrente sin
        dallUnità .  
        Gli ultimi giorni dellanno vennero macchiati da eventi di una
        rara violenza nella storia repubblicana dellItalia ( bombe e assalti contro le sede
        del Msi, di parecchie multinazionali, delle prigioni in costruzione, di alcuni giornali e
        a volte addirittura contro i loro giornalisti). 
        Alcuni omicidi furono perpetrati contro dei giovani simpatizzanti della
        sinistra estrema, ma anche contro quelli dellaltra sponda dello scacchiere politico
        . 
        Questa serie di attentati lasciò presagisce la stagione drammatica che
        stava arrivando e si amplificò nel 1978. 
          
          Percorsi
        in rete  
          1968-1977: gruppi e
        movimenti si raccontano Bibliografie, documenti, immagini, links 
          La storia
        di Fausto e Iaio 
          Il
        Movimento del 1977 
          Foto del '77 di
        Tano D'Amico 
          Tesi di laurea
        sul Movimento del '77 
          La storia di Radio Alice  
          Associazione "Walter
        Rossi"
          
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