| Guerra in Afghanistan    L'ANPI: "Colpire solo i terroristi, non i civili"
 L'ANPI - Associazione Nazionale Partigiani d'Italia - nel ribadire la ferma condanna
        degli atti terroristici, degli esecutori e dei mandanti e nel rinnovare la solidarietà al
        popolo americano così gravemente colpito, rinnova l'auspicio che le operazioni belliche
        in atto in Afganistan risparmino la popolazione civile e perseguano solo gli obiettivi
        mirati alla distruzione delle basi dei terroristi sicuramente individuate come tali. Occorre inoltre che l'ONU scongiuri l'allargamento delle operazioni ad altri
        scacchieri, preludio di eventi catastrofici incontrollabili. L'ANPI, riproponendo i valori emersi dalla lotta di Liberazione, si richiama alla
        centralità della persona umana, ai suoi diritti di autopromozione sociale, di giustizia e
        libertà, come punto costante dell'agire politico finalizzato al bene comune. Il Comitato Nazionale    Il documento dell'Anpi di Roma
 L'Anpi di Roma nel ribadire la ferma condanna degli atti terroristici in
        Usa, degli esecutori e mandanti, e nel rinnovare la solidarietà al popolo americano così
        gravemente colpito, chiede al Governo, assieme alle altre associazioni resistenziali, di
        agire tempestivamente nelle sedi internazionali - Onu e Comunità Europea - perché
        intervengano a far sì che le operazioni belliche in atto in Afghanistan risparmino
        la popolazione civile, perseguendo solo gli obbiettivi mirati alla distruzione
        delle basi dei terroristi sicuramente individuate come tali. Occorre inoltre che l'Onu
        scongiuri l'allargamento delle operazioni ad altri scacchieri, preludio di eventi
        catastrofici incontrollabili. L'Anpi e le altre associazioni della Guerra di Liberazione chiedono
        altresì al Governo di farsi promotore di una riunione straordinaria dell'assemblea delle Nazioni
        Unite perché l'organizzazione sovranazionale si doti di strumenti atti
        ad assicurare la pace nel mondo ponendo fine ai conflitti locali - a cominciare
        da quello israeliano-palestinese -, alle lotte tribali ed etniche in Africa, alle
        situazioni di guerriglia in Sudamerica, a garantire la convivenza etnica e religiosa, a
        risolvere i problemi delle disparità sociali ed economiche tra aree geopolitiche. L'Anpi e le associazioni resistenziali, riproponendo i valori emersi dalla
        Lotta di Liberazione, si richiamano alla centralità della persona umana, ai suoi diritti
        di giustizia e libertà, come costante riferimento dell'agire politico finalizzato al bene
        comune.     |