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Ecco le minacce
del portavoce di Al Qaeda
Il testo integrale della dichiarazione videoregistrata fatta dal
portavoce del gruppo Al Qaeda, Sulaiman Bu Ghaith e trasmessa nella notte del 9 ottobre
dalla Tv al-Jazira (la Cnn araba) nel Qatar.
"Sia lodato Dio che non mostra agli ingiusti la vera via e preghiere e pace al nostro
profeta Maometto, la pace e la benedizione di Dio possa andare su di lui e sui suoi
compagni e su coloro che seguono le sue tracce. Io rivolgo questo messaggio all'intera
nazione musulmana e dico che è cominciata la crociata che Bush ha promesso contro la
terra islamica dell'Afghanistan ed il suo popolo devoto. Noi stiamo vivendo sotto i
bombardamenti dei crociati che prendono a bersaglio l'intera nazione. La nazione deve
sapere che noi abbiamo una giusta causa. La nazione islamica qui geme da più di 80 anni
sotto il peso dell'aggressione congiunta ebraico-crociata. C'è la terra di Palestina che
vive sotto occupazione ebraica ed il suo popolo si lamenta per le uccisioni e i massacri e
nessuno si commuove. C'è la terra della penisola arabica macchiata dai piedi di coloro
che sono venuti ad occuparla, a violentare le santità islamiche ed a saccheggiare le sue
risorse. La nazione (islamica) deve sapere che quello che l'America dice e dichiara è una
forma di inganno. E' logico che l'America ed i suoi alleati stiano conducendo da lunghi
anni tutte queste uccisioni, spargimenti di sangue e saccheggi e non è definito
terrorismo? E che quando la vittima si solleva per pareggiare il conto è considerato un
terrorista? Questo genere di inganno non può essere accettato in nessuna maniera e
l'America sappia che la nazione da oggi non sarà più silenziosa dopo quello che succede
sulla sua terra. Il Jihad per gli scopi di Dio è oggi un obbligo per tutti i musulmani
della terra. Gli interessi americani sono sparsi in ogni parte del mondo. Ogni musulmano
deve adempiere al suo vero ruolo verso la sua nazione e la sua religione. Il terrorismo
contro gli oppressori è un credo nella nostra religione e nel nostro insegnamento. Voglio
sottolineare un punto importante nel mio discorso, ed è che quei giovani che hanno
distrutto l'America ed hanno lanciato la tempesta degli aerei, hanno fatto bene, portando
la battaglia al cuore dell'America. L'America sappia che questa battaglia non lascerà la
sua terra finchè l'America non sarà uscita dalla nostra terra e finchè gli americani
non avranno cessato di appoggiare gli ebrei e non avranno abolito le ingiuste sanzioni
contro l'Iraq, a causa delle quali più di un milione di bambini hanno perso la vita. Gli
americani devono sapere che la tempesta degli aerei non si fermerà, se Dio vuole. Nella
Nazione islamica ci sono migliaia di giovani che hanno voglia di morire quanto gli
americani hanno voglia di vivere. Sappiano gli americani che invadendo la terra
dell'Afghanistan essi hanno aperto una nuova pagina dell'inimicizia e del conflitto tra
noi e le forze infedeli. Noi crediamo che, se Dio onnipotente lo vuole, con le risorse
finanziarie di cui disponiamo e la potenza morale che abbiamo e la fede che noi abbiamo in
Dio onnipotente, noi conquisteremo. Gli americani hanno aperto una porta che non si
chiuderà in nessuna circostanza. Infine io rivolgo il mio discorso ai figli dei
musulmani, ai giovani, agli uomini, alle donne perché si assumano la loro responsabilità
e apprendano che la terra di Afghanistan ed i suoi guerrieri sono davvero sottoposti ad
una vera crociata, il cui obbiettivo è di distruggere questo gruppo che si è formato nel
nome di Dio e che combatte per il suo credo e la sua religione. La nazione deve assumersi
le sue responsabilità. Altrimenti sarà una disgrazia. Infine io lodo Dio onnipotente che
domina su tutto, che ci ha portati sul retto sentiero a questo jihad e che ci ha portati
sul retto cammino a questo contesto, questa battaglia decisiva tra i credenti e gli
infedeli. Io chiedo a Dio, che è superiore a tutto ed è più grande di tutto, di darci
la vittoria contro il nostro nemico e di ritorcere i loro sotterfugi contro loro stessi e
di renderli sconfitti e vinti. La pace sia con voi con la misericordia e la benedizione di
Dio".
(la Repubblica, 10 ottobre 2001)
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