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Le indagini
Ecco le prove
contro Bin Laden
di MAURIZIO RICCI
WASHINGTON - "Nessun'altra organizzazione aveva, insieme, le
motivazioni e le capacità per compiere attacchi come quello dell'11 settembre: solo la
rete di Al Qaeda, sotto la guida di Osama Bin Laden". Il primo atto di accusa, nero
su bianco, contro l'uomo che George Bush identifica con "il male" non viene dal
presidente americano, ma dal suo alleato più fidato e più influente: il premier
britannico Tony Blair. E' stata Downing Street infatti a far circolare un documento di 20
pagine che riassume le prove che collegherebbero Osama, Al Qaeda e gli attentati. Tre dei
dirottatori sono stati identificati come associati di Al Qaeda e almeno uno come
protagonista di precedenti attentati: le autobomba di Nairobi e Dar Es Salaam e
l'esplosione della "Uss Cole" ad Aden. I servizi segreti sarebbero in possesso
di informazioni che dimostrano una specifica attività del gruppo terrorista prima dell'11
settembre, compreso l'ordine ai luogotenenti a rientrare al sicuro in Afganistan, entro il
10 settembre. Uno dei suoi più stretti collaboratori sarebbe l'uomo che ha concretamente
pianificato gli attentati. Un'operazione di quella portata non avrebbe potuto essere
varata senza il suo consenso e non sarebbe potuta avvenire senza l'alleanza con i Taliban.
Su tutto questo, il documento non contiene nomi, né riferimenti specifici che diano corpo
alle prove. Tutto materiale "troppo scottante per essere pubblicato" si
giustificano gli uomini di Blair. Del resto, il governo britannico premette che il
documento "non ha lo scopo di presentare gli elementi giudiziari per un processo in
tribunale". Si basa, infatti, su materiali di intelligence che non sarebbero
probabilmente, "ammissibili" per un un giudice o potrebbero compromettere la
"sicurezza" delle fonti. "Ma abbiamo pubblicato molti elementi concreti -
sottolineano i collaboratori del premier - molti di più di quanto sia mai stato fatto
prima, in casi simili". Londra è convinta che i suoi argomenti siano
"persuasivi", e d'altronde il governo del Pakistan, fino a qualche giorno fa
principale alleato di Bin Laden, ieri ha ammesso apertamente: "Le prove che abbiamo
avuto sono sufficienti, il colpevole è Bin Laden".
Blair ieri è volato a Mosca, poi si sposterà a Islamabad. Downing Street assicura che,
sia con Putin che con Musharraf, Blair si atterrà alle informazioni pubbliche, senza
svelare ai suoi interlocutori nulla di segreto. E' possibile che lo stesso faccia,
contemporaneamente, il segretario americano alla Difesa, Rumsfeld, impegnato a Riad e al
Cairo, anche se ufficialmente, la Casa Bianca non ha nessuna parte nel documento, pur
essendone stata informata.
IL DOCUMENTO
OSAMA Bin Laden e Al Qaeda, la rete terroristica di cui egli è a capo, hanno pianificato
ed eseguito gli atroci attentati dell'11 settembre 2001. Bin Laden e Al Qaeda hanno la
volontà e le risorse atte a perpetrare ulteriori atrocità. Il Regno Unito e gli alleati
del Regno Unito sono potenziali obiettivi. Osama Bin Laden e Al Qaeda sono stati in grado
di commettere simili atrocità per la loro stretta alleanza con il regime dei taliban, che
ha consentito loro di operare con impunità perseguendo la loro attività terroristica. Le
prove in merito agli attentati del 1998 e contro il cacciatorpediniere americano Cole
provengono da precise incriminazioni e da fonti dell'intelligence. Le prove in merito agli
attentati dell'11 settembre provengono sinora dall'intelligence e da inchieste. Alcuni
dettagli non possono essere forniti, ma i fatti risultano chiari.
Al Qaeda, Bin Laden e i Taliban. Al Qaeda è una organizzazione terroristica
collegata ad una rete globale, che esiste da oltre dieci anni. Fu fondata, e guidata
sempre da Osama Bin Laden. Osama Bin Laden e Al Qaeda si sono impegnati nella jihad contro
gli stati Uniti e i loro alleati. Uno dei loro scopi dichiarati è l'uccisione di
cittadini americani, con attacchi anche ad alleati dell'America. Osama Bin Laden e Al
Qaeda si trovano in Afghanistan dal 1996, ma hanno una rete di operazioni che coinvolge il
mondo intero. La rete comprende campi di addestramento, strutture per la comunicazione e
le operazioni commerciali, in grado di raccogliere significative somme di denaro per
sostenere le loro attività, incluso un sostanzioso sfruttamento del mercato illegale di
stupefacenti dall'Afghanistan. Al Qaeda e il regime dei taliban hanno stretto una alleanza
di reciproca dipendenza. Bin Laden e Al Qaeda forniscono il regime dei taliban di supporto
materiale, finanziario e militare. Sfruttano intensamente il mercato degli stupefacenti.
Il regime di Kabul consente a Bin Laden di tenere operativi i suoi campi di addestramento
per i terroristi e varie attività in Afghanistan, lo protegge da attacchi dall'estero e
protegge i magazzini di deposito della droga. Bin Laden non potrebbe continuare nella sua
attività terroristica senza l'alleanza e il supporto del regime dei taliban. Il potere
dei taliban sarebbe seriamente indebolito senza il sostegno militare e finanziario di Bin
Laden.
La minaccia nucleare e batteriologica. Osama Bin Laden e Al Qaeda hanno la
possibilità di perpetrare gravi attacchi terroristici. Hanno cercato di entrare in
possesso di materiale nucleare e chimico da utilizzare come armi di terrore.
I piani. Dopo l'11 settembre si è appreso che non molto tempo prima Bin Laden
aveva affermato che stava per scagliare un massiccio attacco all'America. Il piano
dettagliato degli attacchi terroristici dell'11 settembre è stato preparato da uno dei
più stretti collaboratori di Osama Bin Laden. Si è già potuto appurare che dei 19
dirottatori coinvolti nell'attacco dell'11 settembre, tre avevano precisi legami con Al
Qaeda. Gli attacchi dell'11 settembre erano simili nelle loro intenzioni distruttive e
nell'impatto a precedenti attacchi condotti da Osama Bin Laden e Al Qaeda. Essi hanno
anche molti altri particolari in comune:
- Commandos suicidi
- Attacchi coordinati nella stessa data
- Lo scopo di provocare le massime perdite possibili all'America
- Totale indifferenza per altre vittime, musulmani inclusi
- Meticolosa e lunga pianificazione
- Assenza totale di preavviso
L'organizzazione. Osama Bin Laden è a capo della rete Al Qaeda. Sotto di lui si
trova un gruppo conosciuto con il nome di Shura, che comprende rappresentanti di altri
gruppi terroristici, come il leader Ayman Zawahiri della Jihad islamica egiziana e i
principali collaboratori di Bin Laden, come Abu Hafs Al-Masri. In realtà la Jihad
islamica egiziana si è fusa con Al Qaeda. Oltre alla Shura, Al Qaeda ha diversi altri
sottogruppi che si occupano delle questioni militari, finanziarie, religiose e delle
comunicazioni. Mohamed Atef è il membro del gruppo che si occupa delle operazioni
militari e terroristiche. I suoi compiti principali consistono nell'addestramento dei
membri di Al Qaeda. I membri di Al Qaeda devono prestare giuramento di obbedienza a Bin
Laden. Molte delle prove raccolte su Bin Laden e Al Qaeda sono state rese disponibili da
persone incriminate dagli Stati Uniti per precedenti crimini.
I finanziamenti e le basi. Dal 1989 Osama Bin Laden ha condotto sostanziose
transazioni finanziarie e commerciali per conto di Al Qaeda e per raggiungere i propri
scopi. Fra questi l'acquisto di terreni per trasformarli in campi di addestramento,
l'acquisto di magazzini per lo stoccaggio di varie merci, compresi gli esplosivi,
l'acquisto di equipaggiamento elettronico e per le comunicazioni, il trasferimento di
valuta e di armi per i membri di Al Qaeda e dei gruppi terroristici alleati in paesi di
tutto il mondo. Dal 1989 Osama Bin Laden ha fornito campi di addestramento e rifugi in
Afghanistan, Pakistan, Sudan, Somalia e Kenya per Al Qaeda e gli altri gruppi terroristici
alleati. Attualmente esistono una dozzina di simili campi in Afghanistan, almeno quattro
dei quali sono utilizzati per addestrare i terroristi. Dal 1989 Osama Bin Laden ha avviato
una serie di attività commerciali per fornire introiti a Al Qaeda e per fornire copertura
per l'acquisto di esplosivi, armi e prodotti chimici, e per gli spostamenti operativi dei
membri di Al Qaeda. Tali attività commerciali comprendono una la holding "Wadi Al
Aqiq", la società di costruzioni "Al Hijra", un'attività agricola,
"Al Themar Al Mubaraka", e le società di investimento "Ladin
International" e "Taba Investments".
Gli attentati dell'11 settembre. Dalle liste dei passeggeri dei quattro aeroplani
dirottati l'11 settembre 2001, diciannove uomini sono stati identificati come i
dirottatori. Almeno tre di essi sono stati già chiaramente identificati come appartenenti
a Al Qaeda. Uno di essi è stato identificato come uno dei terroristi che aveva rivestito
ruoli chiave in entrambi gli attentati alle ambasciate americane in Africa Orientale e
contro il cacciatorpediniere Cole. Le indagini continuano in merito al passato di tutti i
dirottatori. Dalle informazioni raccolte, sono stati accertati i seguenti fatti accaduti
dopo l'11 settembre. Per motivi di sicurezza, i nomi dei responsabili, per quanto
conosciuti, non vengono dichiarati.
La preparazione. Nel periodo precedente all'11 settembre Bin Laden montò una
campagna propagandistica fra gruppi di persone delle sue medesime opinioni, che
comprendeva video e vari documenti, e giustificava gli attacchi ad obiettivi ebrei e
americani, affermando che coloro che muoiono nel corso di tali attacchi portano a
compimento il disegno di Dio. Sappiamo, in relazione all'11 settembre, che Bin Laden
stesso poco prima di quella data aveva affermato che stava preparando un attacco massiccio
contro l'America. In agosto e all'inizio di settembre collaboratori stretti di Bin Laden
furono richiamati in Afghanistan da altre parti del mondo, il tutto prima del 10
settembre. Immediatamente prima dell'11 settembre alcuni collaboratori stretti di Bin
Laden indicarono una data per l'attentato prossima all'11 settembre. Dall'11 settembre
sappiamo che uno dei più stretti e autorevoli collaboratori di Bin Laden fu responsabile
della pianificazione dettagliata degli attacchi. Esistono prove di natura molto specifica
che si riferiscono alla colpevolezza di Bin Laden e dei suoi collaboratori ma sono di
natura troppo riservata per essere rese note.
La catena decisionale. Osama Bin Laden è tuttora il capo e la mente di Al Qaeda.
All'interno di Al Qaeda una operazione del livello degli attacchi dell'11 settembre
avrebbe richiesto l'approvazione personale di Osama Bin Laden.
La strategia di attacco. Il modus operandi dell'11 settembre è coerente con i
precedenti attacchi. Il "catalogo" delle atrocità di Al Qaeda è caratterizzato
da una pianificazione a lungo termine, dal desiderio di infliggere morti in massa,
dall'uso dei kamikaze, e da molteplici attacchi condotti in simultanea. Gli attacchi
dell'11 settembre 2001 sono totalmente coerenti con il livello e la precisione di
pianificazione adoperati negli attacchi contro le ambasciate americane in Africa Orientale
e contro il Cole. Nessun preavviso è mai stato dato per tutti e tre questi attacchi,
esattamente come non ce ne fu nessuno l'11 settembre.
Le testimonianze. Gli agenti di al Qaeda, nelle prove fornite durante i processi
per le bombe alle ambasciate americane in Africa orientale hanno affermato che il gruppo
spende anni interi nella pianificazione di un attacco. Essi effettuano ripetuti
sopralluoghi, radunando il materiale occorrente con molta pazienza, e identificano e
controllano gli agenti che presentano le giuste caratteristiche per partecipare agli
attacchi e hanno la volontà di morire per la causa.
L'addestramento. Gli agenti coinvolti nelle atrocità dell'11 settembre hanno
frequentato scuole superiori, hanno usato simulatori di volo per studiare come controllare
grossi aeroplani e hanno messo sotto stretta sorveglianza i potenziali aeroporti e le
strade di accesso.
Obiettivi e metodi. Gli attacchi di Al Qaeda sono caratterizzati da una enorme
indifferenza per la sorte degli innocenti, compresi i musulmani. In una intervista
rilasciata dopo gli attentati in Africa Orientale, Osama Bin Laden ha affermato che la
necessità di colpire gli Stati Uniti può giustificare l'omicidio di altri civili
innocenti, musulmani e non musulmani nella stessa misura. Nessuna altra organizzazione ha
la motivazione o la capacità di condurre attacchi come quelli dell'11 settembre. Soltanto
la rete Al Qaeda di Osama Bin Laden.
Conclusione. Gli attacchi dell'11 settembre sono stati pianificati e condotti da Al
Qaeda, una organizzazione il cui capo è Osama Bin Laden. Questa organizzazione ha la
volontà e le risorse per commettere ulteriori azioni dello stesso livello. Sia gli stati
Uniti sia i loro più stretti alleati sono bersagli di questi attacchi. L'attacco non
avrebbe potuto verificarsi senza l'alleanza fra i taliban e Osama Bin Laden, e tale
alleanza ha consentito a Osama Bin Laden di operare liberamente in Afghanistan,
promuovendo, pianificando e perpetrando attività terroristiche. (Traduzione di Anna
Bissanti)
(La Repubblica, 5 ottobre 2001)
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