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Pearl Harbor

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"Ieri, 7 Dicembre, data che resterà simbolo di infamia, gli Stati Uniti d'America sono stati improvvisamente e deliberatamente attaccati da forze aeree e navali dell'impero giapponese...". (F.D.Roosevelt nel discorso alla Nazione dell'8 dicembre 1942)"

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Franklin D. Roosevelt, presidente degli USA

Nella prima fase della II Guerra Mondiale, mentre i paesi dell'Europa lottavano per impedire l'occupazione dei propri territori da parte delle forze naziste, il Giappone approfittava dell'occasione per espandere il proprio impero e, grazie ad una guerra lampo, di conquistare tutte le colonie occidentali in Asia al grido de "L'Asia agli Asiatici", per la Coprosperità della Grande Asia Orientale. Il colpo di mano avrebbe sicuramente cambiato le sorti del paese, provato da quattro anni di lotta contro la Cina, permettendo all'impero nipponico di arricchirsi con i prodotti del Sud-Est dell'Asia: riso, tabacco, petrolio, stagno e zucchero.
Il primo passo avvenne nel Luglio del 1941, quando, approfittando dell'attacco della Germania in Francia, i giapponesi occuparono l'Indocina francese. Gli Stati Uniti che fino ad allora avevano disapprovato il tentativo espansionistico del Giappone, procedendo ad un embargo nel Settembre del '40, congelarono tutti i crediti giapponesi in America nel Luglio '41. Per risolvere la situazione, nonostante l'imperatore Hiroito ed il primo ministro, il principe Fuminaro Konoye, insistevano per dei pacifici negoziati, il partito della guerra, con al capo il generale Tojo Hideki, era più propenso ad un totale annientamento degli oppressori americani.
In quel periodo la popolazione americana era fortemente contraria ad un ingresso nel conflitto europeo, ma il presidente Franklin Delano Roosevelt, era del parere che L'America avrebbe dovuto difendere le Democrazie, entrando in guerra al fianco dell'Inghilterra contro le manie naziste. Serviva quindi uno stimolo che convincesse il paese ad inviare un intervento militare e portasse il Congresso a firmare un atto di guerra, e i fatti che avvennero nell'inverno del 1941 furono l'occasione ideale.
Nel Novembre del '41, infatti, una unità operativa giapponese abbandonò le isole Curili, dove aveva raccolte tutte le sue unità, e il 2 Dicembre ricevette l'ordine di attaccare. Il piano di attacco, ideato dall'ammiraglio Isoroku Yamamoto, prevedeva di distruggere la base americana a Pearl Harbor, nelle isole Hawaii, con un azione a sorpresa veloce e schiacciante, con l'ausilio di potenti portaerei, guidate dall'ammiraglio Chuichi Nagumo, e di sommergibili nani.
All'alba della domenica del 7 Dicembre 1941, l'armata giapponese si avventò con tutta la sua potenza contro la base navale, sicura dell'effetto sorpresa: era notoriamente un giorno di riposo militare, non erano ancora stati montati i congegni antisiluro, e soprattutto la dichiarazione di guerra, grazie alla differenza di fuso orario, arrivò solo pochi minuti prima dell'azione militare. In un solo attacco, della durata di due ore, la potente macchina da guerra americana fu annientata. Il grido nipponico che i decifratori americani sentirono pronunciare dalla voce del Capitano Fuchida, fu all'inizio "To! To! To!" (Attacco!), e alla fine dell'attacco fu "Tora!, Tora!, Tora!" (Attacco a sorpresa Riuscito!).
Ci furono 2117 morti e 1200 feriti. Grazie ad un sistema di decodifica chiamato Magic, gli Stati Uniti riuscirono a decriptare tutti i messaggi giapponesi, scoprendo che la guerra con l'impero del Sol Levante sarebbe stata imminente, e sentendo in diretta tutte le vicende dell'incursione nemica, ma non riuscirono a bloccarla. Il giorno dopo il presidente Roosvelt pronuncio un discorso alla nazione che cambiò gli animi degli americani fino ad allora propensi per la pace.

Le truppe Giapponesi

Il gruppo d'attacco comandato dall'ammiraglio Nagumo, con 6 portaerei, (Kaga, Akagi, Hiryu, Soryu, Zuikaku e Shokaku) con a bordo complessivamente 450 apparecchi al comando dello stesso; Il gruppo d'appoggio, comandato dall' ammiraglio Mikava, con 2 incrociatori da battaglia, (Hiei e Kirishima), 2 corazzate e 2 incrociatori pesanti; Il gruppo esplorante comandato dall'ammiraglio Omori, con 1 incrociatore leggero, 9 cacciatorpediniere e 28 sommergibili; Otto petroliere.

Le perdite americane:

5 corazzate affondate: Arizona, Oklahoma, California, West Virginia, Nevada 3 corazzate gravemente danneggiate: Maryland, Pennsylvania, Tennessee 188 aerei 2117 morti 1200 feriti.

trangolino.gif (131 byte) Cronologia di Pearl Harbor

trangolino.gif (131 byte) Marea Gialla. L’attacco giapponese agli imperi coloniali europei in Asia


info.gif (232 byte) per approfondire:

trangolino.gif (131 byte) 7 Dicembre 1941: “Incursione aerea su Pearl Harbor..... Non è un’esercitazione” di Francesco Diana. L'incursione giapponese su Pearl Harbor forza l'intervento americano nella Seconda Guerra Mondiale

trangolino.gif (131 byte) National Geographic - Remembering Pearl Harbor
Guida all'attacco giapponese del 1941, con una mappa interattiva e le testimonianze dei sopravvissuti

trangolino.gif (131 byte) Pearl Harbor, dove i samurai persero l'onore (dal sito cronologia)

trangolino.gif (131 byte) Pearl Harbor Remembered
La storia dell'attacco a sorpresa da parte del Giappone, mappe, foto, video e risorse on line

trangolino.gif (131 byte) Perl Harbor - Il film
Sito ufficiale del film più costoso della storia del cinema americano: le foto, gli effetti speciali, la produzione, i filmati e i protagonisti.

trangolino.gif (131 byte) Speciale Perl Harbor (di Monica Cabras)
I fatti, cronologia, il film, nel sito FilmUP

 

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