| Progetto
            T4: lo sterminio dei disabili Lo sterminio dei disabili, scenario e
            modalità Lo sterminio dei disabili, non fu solo la parte scura e misconosciuta
            dellolocausto. Leliminazione sistematica di più di settantamila handicappati
            da parte del Terzo Reich fu la fase iniziale della Shoah, una sorta di macabra prova
            generale di quello che sarebbe poi accaduto ad ebrei e zingari.  La presa di potere da parte dei nazisti, il 30 Gennaio 1933, pose le condizioni per una
            politica di epurazione e soppressione a difesa della razza, ma le teorie eugenetiche alla
            base del progetto, non erano certo nuove. La difesa della razza non è un parto della sola
            filosofia tedesca, ma affonda le sue radici nelle teorie sullereditarietà e
            sullevoluzione della specie, che animò tutto il diciannovesimo secolo e i primi
            anni del ventesimo, con importanti contributi che vennero soprattutto dalla scuola
            americana di Princeton e da una attualizzazione delle teorie lombrosiane. A Lombroso si
            deve, infatti, una prima classificazione degli esseri inferiori, mutuata poi dal
            nazismo. La Germania di Hitler fu dunque il terreno di coltura dove queste teorie prosperarono e
            si attuarono. Le prime vittime furono i disabili. Le tecniche di annientamento, attraverso
            i vari stadi dellostracismo, internamento, deportazione ed eliminazione fisica,
            furono prima provate su portatori di handicap fisici e mentali per essere poi
            essere attuati su larga scala.  Il 14 Luglio 1933, a pochi mesi dalla presa di potere, Hitler emanò la famosa legge
            sulla sterilizzazione, che entrò in vigore per tutto il Reich solo il 25 Luglio
            dello stesso anno, per motivi eminentemente politici. Il 14 Luglio, infatti, il Reich aveva firmato un accordo economico con il Vaticano.  La promulgazione della legge sulla sterilizzazione avrebbe quindi potuto incrinare i
            rapporti con la Santa Sede. Lattuazione della campagna contro i disabili, si avvalse anche di una serie di
            regolamenti emanati su base regionale cui fece seguito, il 18 Ottobre 1935, la legge
            sulla salute coniugale, che impediva i matrimoni e la procreazione tra persone disabili,
            favorendo una serie di pratiche abortiste, previo consenso della donna, per quei soggetti
            affetti dalle seguenti patologie: 
              Frenastenia congenitaSchizofreniaFolie circulaireEpilessia ereditariaBallo di San Vito ereditarioCecità ereditariaGrave deformità fisica ereditariaAlcolismo grave (su base discrezionale)  A capo di tutta loperazione, articolata in base a denunce di ospedali e case di
            cura, fu posto, su espressa menzione del Furher, il medico generale del Reich, Gherard
            Wagner, sostituito negli ultimi mesi del 1938 dal suo vice Leonardo Conti, patologo di
            chiara origine italiana e convinto assertore della superiorità della razza. Le pratiche di sterilizzazione venivano inoltrate dai singoli ospedali ad una specifica
            commissione territoriale composta da medici e membri del Partito, che ne vagliava la
            positività. Se si guarda a un dato statistico, ci si accorge come le donne fossero in
            maggioranza rispetto agli uomini e le pratiche di sterilizzazione fossero improntate più
            a un criterio di utilità sociale che a una vera e propria difesa della razza. A questo proposito appare calzante lesempio della diagnosi effettuata su Erwin
            Ammann, maschio ventottenne del Tirolo, incluso nella categoria delle persone asociali e
            proposto per la sterilizzazione. Il test su Ammann dette esito negativo e un funzionario
            della commissione riuscì a provare lutilità sociale del soggetto, rivelando la sua
            effettiva capacità lavorativa e la possibilità di svolgere mansioni manuali complesse.
            Questo a riprova della effettiva discrezionalità delle commissioni esaminatrici. Ciò
            nonostante tra i soggetti proposti per la sterilizzazione, guardando il dato relativo agli
            anni tra il 1933 e il 1938, solo il 7,2% delle domande fu respinto, salvo la possibilità
            di appello degli ospedali richiedenti. Il 1938 segna comunque uno spartiacque nella politica eugenetica nazista. Se si assiste
            ad un primo picco delle sterilizzazioni dovuto alla campagna espansionistica di Hitler,
            dopo lannessione dellAustria e dei Sudeti, si assiste anche allinizio di
            quelloperazione di eutanasia collettiva, tenuta strettamente segreta, e partita
            direttamente dalla cancelleria privata del Furher, che culminerà nel 1939 con
            linizio del famigerato progetto T4.  torna all'introduzione
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