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Fascismo nel mondo

Il  fascismo non restò un fenomeno limitato all'Italia, ma investì, con varia intensità e misura e con differenze corrispondenti alla tipicità delle situazioni locali, pressoché tutta l'Europa. Caratteristiche comuni ai vari fascismi europei furono: la critica ai regimi parlamentari e democratici, la concezione totalitaria dello Stato, spesso identificato nello Stato corporativo; l'opposizione totale all'ideologia e ai partiti comunisti; il richiamo alle tradizioni nazionalistiche; il razzismo e l'antisemitismo (accentuatisi dopo il 1936). Il modello cui si richiamarono i vari fascismi europei fu dapprima il partito nazionale fascista dell'Italia e, dopo l'avvento al potere di Hitler, anche e soprattutto il partito nazionalsocialista tedesco.Un tentativo di dar vita ad una "internazionale fascista", all’inizio degli anni Trenta, abortì ben presto, sia per le rivalità con i nazisti sia per l’oggettiva difficoltà di unire movimenti nazionalisti di Paesi vicini spesso divisi da antiche rivalità.

Norvegia. In Norvegia Vidkun Quisling fondò l'Unione nazionale, che doveva divenire partito unico del paese dopo l'invasione tedesca.

Austria. Nel 1932 Engelbert Dollfuss instaurò in Austria un governo simile a quello di Mussolini.

Ungheria. La dittatura di Miklós Horthy de Nagybánya, al potere in Ungheria già dal 1920, non fu invece rigidamente fascista, mentre tale fu il regime del paese durante l'occupazione nazista dal 1944 al 1945.

Romania. Il movimento antisemita romeno La Guardia di Ferro, ispirato anch'esso al fascismo italiano, fu molto influente tra gli anni Venti e gli anni Trenta; uno dei suoi simpatizzanti, Ion Antonescu, dopo l'abdicazione di re Carlo II nel 1940, impose al paese un regime molto simile a quello di Mussolini.

Croazia. Durante la seconda guerra mondiale in Croazia e in Bosnia venne creato un regime filonazista guidato da Ante Paveliç. A

Portogallo. Anche il regime instaurato da Antonio de Oliveira Salazar in Portogallo nel 1933, l'Estado Novo, si fondò su uno stato corporativo, un partito unico e un'ideologia di tipo fascista.

Francia. In Francia il fascismo rimase frammentato in più movimenti, come Jeunesses Patriotes, Solidarité Française, Croix de Feu e soprattutto Action Française.

Belgio. Anche in Belgio si sviluppò un movimento fascista, i rexisti di Léon Degrelle

Inghilterra. In Inghilterra il movimento fascista, guidato da Oswald Mosley, ottenne tra il 1932 e il 1936 un certo consenso tra l'opinione pubblica conservatrice. Nei primi anni Trenta erano molti gli inglesi affascinati dal nazionalsocialismo in funzione anticomunista; a parte i veri e propri fanatici, come le "Camicie nere" di Oswald Mosley, che intendevano allearsi coi nazisti, c'erano anche rappresentanti della buona borghesia come Lord e Lady Astor e intellettuali come Geoffrey Dawson, direttore del Times, e il poeta Henry Williamson, entrambi intimi amici di Lawrence.Nel 1936, forse non a caso, Re Edoardo VIII, che non aveva mai nascosto le sue simpatie per la Germania, abdicò. Ufficialmente lo fece per poter sposare la divorziata Wally Simpson, ma, molti anni dopo, si seppe che questa era una spia nazista, e che l'abdicazione era stata imposta dal parlamento.

pallanimred.gif (323 byte) I fascismi "piccoli" del resto d'Europa, di Paolo Deotto (storia in network)

pallanimred.gif (323 byte) I collaborazionisti

 

 

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