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         | la resistenza romana   
  Fonti documentarie
        per lo studio della Resistenza a Roma e nel Lazio
 4. Gli archivi militari  E stata ricordata limportanza della documentazione
        militare  per la ricostruzioni di vicende legate alla II guerra mondiale, al fascismo
        e alla Resistenza. Dallimmediato dopoguerra, poi, sono stati pubblicati in grande
        quantità diari, memorie e biografie di comandanti militari. E la rassegna offre ampi
        stralci  tratti da ricordi e testimonianze dei protagonisti di quegli eventi
        soprattutto nelle sezioni che trattano la situazione militare lungo la linea di fuoco
        Anzio-Cassino. La ricerca Dorer ha comunque consultato i principali istituti di
        conservazione di documenti relativi agli eserciti statunitense, britannico, tedesco e
        italiano: i National Archives di Washington, il Pro di Londra , il Militar Archiv di
        Friburgo, lUssme, lo Sma e lUfficio riconoscimento della qualifica di
        partigiano combattente del Ministero della difesa di Roma. Lindagine, che non voleva e non poteva essere esaustiva, ha
        voluto proporre documenti riguardanti quattro argomenti specifici: il bombardamento di
        Roma del 19 luglio 1943, lorganizzazione e la struttura della Città aperta di Roma,
        le operazioni militari e lorganizzazione interna delle formazioni partigiane
        operanti nel Lazio e le inchieste condotte dalle forze Alleate in Italia
        nellimmediato dopoguerra per accertare le responsabilità delleccidio avvenuto
        alle Fosse Ardeatine a Roma il 24 marzo 1944.
 I mission reports statunitensi consentono di comprendere
        la strategia alleata a partire dallinvasione della Sicilia nel luglio 1943, che
        tende a intensificare le incursioni sul nostro paese per indurre il governo Badoglio a
        firmare la resa; i rapporti dellAeronautica italiana confermano lo stato di assoluta
        impossibilità, da parte delle nostre forze armate, di difendere con qualche speranza di
        successo il territorio metropolitano ormai invaso , le relazioni dei comandi tedeschi
        inviati al generale Kesselring rivelano, invece, una costante preoccupazione da parte
        degli occupanti rispetto a una guerriglia estesa in tutto il Lazio.
 A Londra si conservano i risultati delle numerose inchieste condotte
        nei confronti di ufficiali tedeschi ritenuti responsabili di stragi; nel fascicolo
        riguardante lItalia sono conservate le deposizioni dei testimoni diretti e indiretti
        del massacro delle Fosse Ardeatine (gli ufficiali tedeschi, i comandanti partigiani, i
        medici che sottoposero a perizia le salme).
 I numerosi uffici in cui era suddivisa la Città aperta
        di Roma e la loro composizione sono registrati nel voluminoso carteggio intercorso fra il
        comando di quellorgano e le altre autorità militari italiane  tedesche e
        conservato presso lUssme nelle 70 buste del fondo Rsi (indicato con la sigla I-1),
        provvisto di inventario redatto da Luigi Caiani.   Al fondo Carteggio versato
        dallo stato maggiore (I-3, 237 bb.) appartengono invece relazioni sullattività
        delle formazioni aderenti al Fmcr.
 Una ricca fonte di informazione, infine, sulle formazioni partigiane
        è costituita dalla vasta documentazione acquisita dalle commissioni costituite in
        applicazione del ddl. 21 giugno 1945, che definiva criteri e modalità per il
        riconoscimento della qualifica di partigiano combattente conservata
        nellufficio del Ministero della difesa competente.  Le buste contengono
        elenchi, ruolini, organigrammi, relazioni e cronistorie, fascicoli personali.
 Della documentazione riguardante il Lazio sono state consultate le
        relazioni relative alle seguenti formazioni: Banda Pilotta, Banda Arcati Giuseppe (Tivoli
         Guidonia), Banda Farnese, Banda di Nepi, Banda Biferale (Viterbese), Banda Chiodi
        (Partito del Lavoro), Banda Giulio Porzio (Rieti) , Banda Cascio (Anagni-Acuto), Gruppo
        Mobile Cambi (provincia di Roma), Banda Mangiadenti  (Viterbo).
 
 
   
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