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Diario di guerra

7 ottobre 2001

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trangolino.gif (131 byte) Grafico animato dell'attacco (el pais)

trangolino.gif (131 byte) Mappa dell'attacco

trangolino.gif (131 byte) Cronologia dell'attacco

7 ottobre, ore 18.28, comincia la guerra. Kabul, Kandahar, Jalalabad e numerose altre città afgane (Mazar-I-Sharif, Nimruz, Farah, Konduz ed Herat) vengono colpite dai bombardamenti di Stati Uniti e Gran Bretagna. L'offensiva parte da navi e sottomarini americani e britannici che si trovano nel mar arabico, ma anche da una quarantina di bombardieri B-1, B-2 e B-52.  I raid sono tre, violentissi, e durano in tutto circa otto ore. Sono indirizzati soprattutto a obiettivi militari. Ma ci sarebbero numerose vittime tra la popolazione civile, come ha rivelato in tarda serata la televisione iraniana.

Le tre ondate di bombardamenti  sono condotti con missili da crociera "cruise" (ne sono stati lanciati circa 50), ed inviando in missione circa 40 bombardieri B1 (a lungo raggio), B2 (gli stealth, invisibili ai radar) e i B52 (le fortezze volanti, che sganciano bombe non "intelligenti"). I missili sono lanciati da incrociatori americani di stanza nell'area e da  sottomarini d'attacco inglesi (che utilizzano la variante tomahawk dei cruise). I bombardieri utilizzano per le loro missioni lo spazio aereo pakistano. I missili Cruise colpiscono le difese aeree e contraeree afgane, come spiega poi il ministro della Difesa Usa Donald Rumsfeld. A Kabul i bersagli presi di mira sono l'aeroporto, il palazzo presidenziale, il ministero della Difesa e la radio del regime. A Kandahar, roccaforte dei Taliban, i razzi distruggono il centro di comando dell'aeroporto.

Missili Cruise sono lanciati anche su Jalalabad, colpita nella sua zona meridionale, dove si trova l'aeroporto. Nonché su Nimruz e Farah, ad ovest del paese asiatico, su Herat (al confine con L'Iran) e su Mazar-I-Sharif, obiettivo strategico perché potrebbe aprire la strada ad una incursione degli uomini dell'Alleanza del Nord, che si oppone ai Taliban. Il regime di Kabul bolla gli attacchi come un "atto terroristico" contro l'Afghanistan. E annuncia - per bocca del vice ministro della Difesa mullah Nour Alidi - di aver abbattuto un aereo Usa.

Intorno alle 19.00 (le 13.00 a Washington) il presidente americano George W. Bush, con un discorso televisivo, conferma ufficialmente  gli attacchi: gli Stati Uniti, dice, agiscono con la Gran Bretagna e con l'appoggio militare di Australia, Canada, Francia e Germania, e col supporto logistico di una quarantina di Paesi, fra cui c'è anche l'Italia.  Lo stesso dice il primo ministro britannico Tony Blair. Che aggiunge: "Faremo tutto il possibile per evitare perdite di vite umane fra i civili".

Secondo l'Alleanza del nord l'offensiva Usa avrebbe colpito tre basi utilizzate dai terroristi di al Qaeda. Così ha detto il leader Abdullah Abdullah alla Cnn: "L'attacco è avvenuto come avevamo annunciato". L'Alleanza - la cui artiglieria ha già aperto il fuoco a nord di Kabul - sarebbe pronta ad iniziare un'offensiva contro Mazar-I-Sharif e Kabul nelle prossime 48 ore, parallelamente agli attacchi americani e britannici in Afghanistan. La città, che si trova al confine settentrionale con l'Uzbekistan, è già stata colpita una prima volta dai missili di americani e inglesi. L'altro fronte caldo potrebbe essere quello della frontiera con l'Iran.

Fonti russe citate dall'agenzia Interfax riferiscono di 150 obiettivi distrutti nell'azione, mentre il ministro degli Esteri britannico Jach Straw ha parlato di "danni considerevoli" inferti ai Taliban, sottolineando come ogni missile lanciato abbia raggiunto il bersaglio su cui era stato indirizzato. "I bombardamenti andranno avanti per settimane - ha risposto Straw alla Bbc che gli chiedeva una previsione sulla durata dell'attacco - non si tratterà di una questione di giorni, a meno che non accada qualcosa di sensazionale".

Il primo bollettino di guerra parla di "almeno 20 morti" solo a Kabul, secondo Aip, l'agenzia di stampa del regime dei Taliban. L'agenzia, con sede a Peshawar, nel confinante Pakistan, ha asserito che dieci persone sono morte nei pressi dell'aeroporto alla periferia nordorientale della capitale e altre dieci dall'esplosione di una bomba caduta poco distante dalla redazione dell'emittente radiofonica "Voce della Sharia", nel centro di Kabul.

Un bilancio respinto da "Voce della Sharia", la radio ufficiale dei Taliban, secondo cui gli attacchi americano-britannici della scorsa notte su Kabul non avrebbero causato vittime nè danni materiali. "Grazie a Dio, non ci sono state ancora nè vittime nè danni materiali", è stato il messaggio diffuso dalla radio, captata dai servizi d'ascolto della Bbc, alle 7.30 ora locale, aggiungendo che gli attacchi non hanno fatto altro che sollevare il morale del Paese, e che l'Afghanistan combatterà "fino all'ultimo respiro". Ma dal Pakistan giunge l'intervento dell'ambasciatore dei Taliban, Abdul Salam Zaeef, che ha riferito, in contrasto con le altre fonti del regime, di molte vittime tra i civili.

Contemporaneamente agli attacchi con missili e bombe, aerei cargo dell'aviazione degli Stati Uniti hanno lanciato sull'Afghanistan 37.500 razioni umanitarie in remote aree del Paese, per venire incontro alle esigenze di migliaia di rifugiati. Si tratta di un gesto inteso a confermare quanto sempre affermato dagli Usa e dai loro alleati: la guerra contro il terrorismo non è una guerra contro l'Islam, il mondo arabo e neppure il popolo afgano.

Intanto in tutti gli Stati Uniti, dopo il via all'azione militare, le misure di sicurezza sono rafforzate, nel timore di ritorsioni terroristiche. L'Fbi dirama l'ordine di massima allerta a tutte le polizie locali, Guardia Costiera nei porti e lungo le coste e Guardia Nazionale negli aeroporti sono sul chi vive, la città di New York  rafforza il piano di massima allerta 'Omega' già in vigore.


(notizie tratte da repubblica.it e da rai.it, 7 ottobre 2001)
 

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info.gif (232 byte) le dichiarazioni di guerra:

trangolino.gif (131 byte) Il testo del discorso di Bush alla Nazione (repubblica.it, 7 ottobre 2001) in italiano

trangolino.gif (131 byte) Il testo integrale del discorso di Bin Laden (cnnitalia, 7 ottobre 2001) in italiano

trangolino.gif (131 byte) Le reazioni nel mondo (cnnitalia)

 

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