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Guerra, la partecipazione dell'Italia

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trangolino.gif (131 byte) La Camera dice sì all'intervento (la Repubblica, 7 novembre 2001)

Le forze militari italiane «sono parte integrante» dell'operazione «Enduring Freedom» contro il terrorismo internazionale e, per alcune aliquote, avranno anche compiti di attacco. Lo ha reso noto il Ministro della Difesa Martino, aggiungendo che potranno essere impiegate dal Comando di Tampa, negli Stati Uniti, con tempi e modalità che saranno di volta in volta concordati a livello militare.

L'Italia ha offerto agli Stati Uniti, per la partecipazione alle operazioni contro il terrorismo, 6-8 aerei Tornado da ricognizione, una nave appoggio, un cacciatorpediniere o in alternativa la portaerei Garibaldi, e una fregata. Per le operazioni terrestri ha messo poi a disposizione del comando di Tampa 2.700 militari: 200 per l'Aeronautica, 1.100 per la Marina, 700 fra Esercito e Carabinieri (questi ultimi saranno utilizzati nell'ultima parte della missione), suddivisi tra reparti corazzati dotati di blindocentauro, del Genio, del Boe (Bonifica ordigni eplosivi), delle trasmissioni e del supporto logistico. Intanto sarebbe stato individuato un nucleo di circa 300 soldati specialisti pronti a intervenire nei Balcani per sostituire e disimpegnare i marines americani che servono in Afghanistan.

L'intervento italiano potrà anche contare su una componente spaziale. La scelta è caduta sul satellite Sicral per telecomunicazioni. Con Sicral per la prima volta la Difesa dispone di una capacità autonoma di comunicazioni via satellite. La sua posizione in orbita geostazionaria consente già ora la copertura dell'Afghanistan.

Costi: per una partecipazione militare di almeno sei mesi gli italiani pagheranno 2.500 miliardi di lire.

Il sostegno dell’Italia potrebbe svilupparsi in due fasi.

1. Subito, già nei prossimi giorni, potremmo mandare nei cieli afghani dai 6 agli 8 aerei Tornado da ricognizione. Sono velivoli preziosi per il rilevamento a terra, soprattutto nei giorni in cui le nuvole coprono la visibilità ai satelliti. Insieme con la squadra di Tornado sarebbe necessario inviare un B707, in grado di rifornire di carburante gli aerei in volo, e un C130 necessario per il trasporto del personale dell’Aeronautica.
Anche il contributo della Marina potrebbe essere immediato. Si parla di mandare la portaerei Garibaldi, con i suoi aerei a decollo verticale Harrier, a incrociare nelle acque settentrionali del Mar Arabico. La nave sarebbe accompagnata da due fregate di scorta. Se invece per gli americani sono più utili i cacciatorpedinieri ne potremmo spedire uno o due in grado di compiere azioni di difesa aerea e caccia ai sommergibili. Fosse poi necessaria una nave rifornitrice, potremmo renderne disponibile una della classe Vesuvio.

2. In un secondo tempo, quando le operazioni belliche saranno concluse, e ci sarà bisogno di scorta armata e supporto alle organizzazioni umanitarie, saranno pronte le nostre truppe di terra. Secondo la disponibilità manifestata da Martino, l’Esercito può mettere in campo un migliaio di uomini. Così divisi: un reggimento blindato di circa 400 uomini dotati di carri Centauro e 4 elicotteri Mangusta, un mezzo rapido e preciso. Poi, una compagnia del genio (122 uomini), un’altra specializzata nella difesa nucleare, batteriologica e chimica (116 militari), gruppi di sminatori ed esperti nella ricerca di ordigni esplosivi, e infine una compagnia di carabinieri paracadutisti del reggimento Tuscania. C’è la possibilità che del contingente facciano parte anche alcune donne in divisa.

trangolino.gif (131 byte) Documenti: il Ministro della Difesa Antonio Martino sulla partecipazione italiana alla guerra al terrorismo
(Commissioni Esteri e Difesa del Senato e della Camera - 23 Ottobre 2001)

ESERCITO. Alla Camera il 23 ottobre Antonio Martino ha comunicato che l'Italia ha offerto alla coalizione antiterrorismo un migliaio di uomini dell'Esercito. Innanzitutto 400 uomini di un reggimento blindato schierato con una trentina di "Centauro", il carro armato su ruote che l'Esercito italiano usa da alcuni anni nei teatri operativi. Con le blindo, quattro elicotteri d'attacco A129 "Mangusta", una compagnia del genio, alcune unità per la bonifica mine e una compagnia di 120 carabinieri paracadutisti del Tuscania. Sarà impiegata anche la cavalleria. Due i reparti mobilitati: il "Reggimento Cavalleggeri Guide" di Salerno e il "Genova Cavalleria" di Palmanova (Udine). I carabinieri, in particolare, potrebbero essere impiegati in caso di amministrazione Onu di un Afghanistan liberato dai taliban. Il mix di truppe dell'esercito di terra è stato selezionato dallo Stato maggiore italiano tenendo conto di due criteri: flessibilità di fronte a un impiego per ora imprevedibile, risparmio assoluto visto il pericoloso sbilanciamento delle forze armate italiane nei Balcani. «Il comando Usa potrebbe chiedere anche un'aliquota del Col Moschin per operazioni a terra, ma i nostri specialisti non sono stati addestrati al teatro afgano», dice un analista militare, «e ci sarebbero problemi di trasporto tattico, gli elicotteri da utilizzare sarebbero quelli americani».

MARINA MILITARE. Il capo della Difesa Rolando Mosca Moschini ha proposto a Martino di inserire nelle offerte agli Usa anche una piccola squadra navale: Martino ha accettato l'idea, anche perché la Marina potrebbe schierare molto rapidamente le sue navi, contribuendo all'uso "politico" dello strumento militare che il governo Berlusconi è costretto a fare in queste ore. Martino alla Camera ha parlato del "Garibaldi", la portaerei tascabile italiana che imbarca aerei a decollo verticale "Harrier" ed elicotteri da trasporto truppe. Il "Garibaldi" è anche un'ottima base avanzata in cui organizzare il comando delle operazioni fino al momento in cui non sarà necessario schierare una forte componente di terra. Assieme al "Garibaldi", l'Italia ha offerto un caccia, due fregate e una nave rifornitrice classe "Vesuvio". "La nave rifornitrice può avere un ruolo non secondario", dice Luigi Ramponi, presidente della Commisisone Difesa della Camera ed ex generale dell'Esercito, "anche perché gli equipaggi delle marine Usa e italiana da anni lavorano intensamente in esercitazioni e operazioni comuni".

AERONAUTICA. Martino, nella sua audizione alla Camera, ha individuato le varie fasi dell'operazioneAfghanistan: dopo la prima fase dei bombardamenti e quella dell'avanzata di terra, l'Italia pensa a una fase di stabilizzazione in cui potrebbero essere utili aerei da ricognizione tattica e aerei da trasporto. Per questo la Difesa ha messo a disposizione degli Stati Uniti un aereocisterna da rifornimento in volo B707, 8 Tornado da ricognizione (sono aerei da caccia a cui vengono applicati "pod" fotografici), un aereo da trasporto C130. Anche l'Aeronautica ha il vantaggio di un'estrema rapidità di schieramento, a patto di trovare in zona gli aeroporti da cui far operare i Tornado oppure il C130. L'esperienza insegna che muoversi in ritardo penalizza innanzitutto l'Aeronautica, come avvenne durante la guerra del Golfo, quando i Tornado furono schierati in uno degli emirati più lontani dal Kuwait per il ritardo con cui il governo italiano decise di entrare nella coalizione antiSaddam Hussein. L'Aeronautica, infine, è pronta a trasferire in Pakistan anche un primo gruppo di soldati del "BOE", il gruppo di bonifica degli ordigni esplosivi.

I PRECEDENTI

il golfo, 1991
Missione italiana nel Golfo. I piloti italiani partecipano alle azioni militari contro l'Irak. Due apparecchi vengono abbattuti: i piloti Bellini e Cocciolone vengono fatti prigionieri. Grande emozione si diffonde nel paese

somalia, 1992
Con la missione Ibis partono 16 mila soldati suddivisi in vari turni, fra dicembre '92 e marzo ‘94. Il loro compito è soprattutto di carattere umanitario e di controllo del territorio ma ben undici militari perdono la vita in incidenti e agguati

bosnia, 1995
La missione in cui vengono impegnati i militari italiani nell'ambito del contingente internazionale Sfor ha il compito di far rispettare gli accordi di pace di Dayton, assicurando la libera circolazione delle etnie

kosovo, 1999
Il contingente italiano è composto da 4.350 uomini. Agli italiani viene assegnata la regione di Pec. Fra i loro compiti, quello di assicurare l'ordine e la sicurezza della popolazione civile, impedire il traffico d'armi

 

info.gif (232 byte) la partecipazione militare:

trangolino.gif (131 byte) La Camera dice sì all'intervento (la Repubblica, 7 novembre 2001)

trangolino.gif (131 byte) Il testo della mozione della Casa delle Libertà

trangolino.gif (131 byte) Il testo della mozione dell'Ulivo

trangolino.gif (131 byte) Martino: "Avremo anche compiti d'attacco" (la Repubblica, 7 novembre 2001)

trangolino.gif (131 byte) Italia in guerra, uomini e mezzi (virgilio.it)

trangolino.gif (131 byte) Dossier: l'Italia al fronte (grandinotizie.it)

trangolino.gif (131 byte) Un nuovo ruolo per l'Italia, di Antonio Polito (la Repubblica, 5 novembre 2001)

trangolino.gif (131 byte) Italia in guerra, arriva la conferma del Governo (la Repubblica, 5 novembre 2001)

trangolino.gif (131 byte) La "vocazione araba" dell'intelligence italiana: i nostri Servizi Segreti si muovono con successo nei Paesi islamici. E' il nostro contributo più significativo nella lotta al terrorismo. [Il Sole 24 Ore]

trangolino.gif (131 byte) Il Pentagono al premier: i vostri soldati nei Balcani (la Repubblica, 16 ottobre 2001)

trangolino.gif (131 byte) Ciampi: "Italia pronta all'intervento militare" (la Repubblica, 8 ottobre 2001)

trangolino.gif (131 byte) Berlusconi: siamo pronti anche ad operazioni militari (la Repubblica, 8 ottobre 2001)

trangolino.gif (131 byte) Romano: mi sembra che l'Italia sia fuori. L'ambasciatore: questa guerra sta ridisegnando le gerarchie la mappa delle gerarchie internazionali (caltanet.it)

trangolino.gif (131 byte) Pronti alla missione in Macedonia. L'Italia non invierà truppe in Afghanistan (la Stampa e la Repubblica, 4-5 ottobre 2001)

trangolino.gif (131 byte) Gli Usa all'Italia: nei Balcani tocca a voi (La Stampa, 4 ottobre 2001)

trangolino.gif (131 byte) L'Italia darà tre basi, pronti uomini e mezzi (Corriere della Sera, 27 settembre 2001)

trangolino.gif (131 byte) Il Ministro degli Esteri Ruggiero: "Italia pronta a intervenire anche militarmente" (corriere.it, 25 settembre 2001)

trangolino.gif (131 byte) Articolo 5 della Nato e posizione dell'Italia (da rainews)

 

info.gif (232 byte) il pericolo terrorismo:

trangolino.gif (131 byte) L'Italia difende il suo patrimonio artistico (grandinotizie.it)

trangolino.gif (131 byte) Italia, tutte le misure antiterrorismo: il decreto legge

trangolino.gif (131 byte) Il piano anti-bioterrorismo del Ministero della Sanità

trangolino.gif (131 byte) Incubo antrace: che cos'è e come si cura

trangolino.gif (131 byte) Allarme vaiolo: il piano di prevenzione italiano

trangolino.gif (131 byte) La Nato: "La minaccia del terrorismo in Italia è reale" (il Nuovo, 10 ottobre 2001)

trangolino.gif (131 byte) Gli Usa avvertono: Italia a rischio attentati (3 ottobre 2001)

 

info.gif (232 byte) percorsi in rete:

Ministero degli Interni

Ministero della Difesa

Comando Nato di Napoli

La base di Aviano

9° reggimento d'assalto "Col Moschin"

Analisi di difesa: il "Col Moschin" unico reparto speciale italiano

Il Com.Sub.In. (comando subacquei incursori) della Marina

 

 

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