|  | Il miracolo
        economico  a cura di Lorenzo Calandri Negli anni del boom economico (dal 1958 al 1963), la società
        Italiana con(obbe) in un brevissimo volgere di anni una rottura davvero grande con il
        passato: nel modo di produrre, di pensare  e di
        sognare, di vivere  il presente e di progettare
        il futuro. È messa in movimento in ogni sua parte 
. Il contesto nazionale era in grande trasformazione: ancora alla
        fine del 1962 le particolarità della nazione italiana facevano sì che la penisola
        continuasse ad essere vittima di aspetti tipici del sottosviluppo affiancati nel medesimo
        tempo ad altri estremamente avanzati che la ponevano allo stesso piano dei paesi di più
        antica industrializzazione.  Gli eventi del
        luglio torinese si manifestarono non solo nella fase calante di questa grande
        trasformazione che a volte viene   definita
        impropriamente miracolo italiano,
        ma anche nel momento in cui emersero chiaramente tutte la contraddizioni del boom: gli squilibri e le stridenti continuità con
        il passato, il disagio e le nuove esigenze di una società in movimento. Esplose così nel
        Paese, allinizio del nuovo decennio una nuova conflittualità per forme e
        protagonisti,
        e la rivolta di Piazza Statuto ne rappresentò uno degli esempi più discussi.
           1. Il
        boom economico 2. Segni
        e squilibri del sistema 3. La
        crisi del 1963 4. Il
        boom economico e il Centro-Sinistra   
        
 
 
           M.
          Salvati, Economia e politica in Italia dal dopo
          guerra ad oggi, Milano, Garzanti, 1984,  pp.
          13-19.
          P. Ginsborg, Storia dItalia dal dopo guerra ad oggi. Società e Politica, Torino,
          Einaudi, 1989, p. 295.     |