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Gli Anti-talebani: l'Alleanza del Nord

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L'Alleanza del Nord controlla il cinque per cento del territorio afgano. È guidata da Burhanuddin Rabbani, sessantenne, poeta e studioso, che gli Usa e le Nazioni unite riconoscono come presidente dell'Afghanistan. L'Alleanza si oppone al regime dei talebani da quando, cinque anni fa, sono saliti al potere.

Rabbani, che i suoi sostenitori chiamano "maestro", ha studiato in Egitto presso
l'Al Azhar, una delle più insigni università islamiche.  L'altro uomo di punta dello schieramento anti-talebano è Abdul Rasul Sayyaf, primo ministro e segretario di Unità islamica, l'unico partito di opposizione del Paese composto da pashtuni, il gruppo etnico dei talebani. I pashtuni hanno origini iraniane e rappresentano solo una parte della popolazione afgana.

Nonostante sia uno dei capi dell'opposizione, Sayyaf si è mostrato più volte
vicino alle posizioni dei talebani. Come Osama bin Laden, ha protestato contro la
presenza di truppe statunitensi in Arabia Saudita, patria della Mecca, luogo sacro
dell'Islam. E in passato si è detto disposto a dichiarare guerra a Washington pur
di liberare l'Arabia dall'esercito statunitense.

Scontri e alleanze del passato

A partire dal 1979, durante il decennio di occupazione sovietica in Afghanistan,
Sayyaf ricevette cospicui finanziamenti dall'Arabia Saudita. Gli aiuti economici
arabi furono sospesi quando il ministro decise di appoggiare Saddam Hussein,
durante la Guerra del Golfo (1991).

Negli anni Ottanta, il partito Unità islamica fece da richiamo per i cosiddetti
"arabi-afgani", musulmani che arrivavano in Afghanistan dal Medio Oriente per
combattere contro i russi.

Quando i talebani si impossessarono del potere, nel 1996, Sayyaf rimase fedele
all'allora presidente Rabbani, mentre gli arabi-afgani entrarono a far parte di Al
Qaida, il gruppo capeggiato da bin Laden e appoggiato dai talebani. Nonostante le
tensioni tra le due fazioni, Sayyaf non ha mai denunciato lo schieramento del
miliardario saudita.

Negli anni dell'occupazione sovietica bin Laden e gli arabi-afgani diedero il loro
sostegno al Partito islamico di Younus Khalis, che è ora a favore dei talebani.

Se bin Laden ricevette il sostegno dei talebani, la stessa sorte non toccò a Haji
Abdul Qadir, governatore della regione orientale dell'Afghanistan (il Nangarhar)
che aveva accolto il terrorista al suo arrivo nel Paese.

Lo sceicco era scappato dal Sudan e arrivato in Afghanistan nel maggio del 1996
con mogli, figli e circa 130 sostenitori. Quattro mesi dopo, nel settembre del
1996, i talebani salirono al potere Qadir fu costretto all'esilio in Pakistan.

Mullah Mohammed Omar, leader dei talebani, fece spostare bin Laden e i suoi
adepti nel Kandahar, cuore dei territori da lui controllati.

Tensioni e rivalità nell'Alleanza del Nord

I numerosi contrasti interni allo schieramento anti-talebano, complicano
ulteriormente lo scenario. Dell'Alleanza fa parte Hezb-e-Wahadat, un piccolo partito di sciiti musulmani mal visto dal primo ministro Sayyaf che lo considera ai margini dell'islamismo.

Negli anni Novanta, le divergenze tra Unità islamica e Hezb-e-Wahadat
provocarono di una serie di scontri che distrussero interi quartieri a Kabul. Alcuni
testimoni dissero che i miliziani di Sayyaf avevano cercato di uccidere uomini e
violentare donne nell'area sciita.

A differenza dei talebani, perlopiù pashtuni, l'Alleanza del Nord è formata da
gruppi diversi: mentre Rabbani è di etnia tagika, gli sciiti sono hazara (di origine
mongolica come gli usbechi e i kirghizi).

Del gruppo usbeca dell'Alleanza, fa parte Rashid Dostum, ex-generale
dell'esercito, passato dalla parte dei ribelli dopo la rivolta islamica. Dostum è
famoso per la crudeltà con la quale i suoi uomini affronatarono, tra il 1987 e il
1992, gli oppositori di Mohammad Najibullah, allora presidente. Spodestato dai
ribelli, nel 1992, Najibullah fu impiccato dai talebani quattro anni dopo.

Due giorni prima dell'attacco a New York e Washington, Ahamed Shah
Massood, capo dell'esercito di Rabbani, è stato ucciso in un attentato.

(notizie tratte dal sito Cnn Italia)

 

info.gif (232 byte) per approfondire:

trangolino.gif (131 byte) L'Alleanza del Nord e gli altri: il difficile puzzle afgano (CnnItalia)

trangolino.gif (131 byte) Biografia generale Massud

trangolino.gif (131 byte) Morto il generale Massud (il Nuovo, 14 settembre 2001)

trangolino.gif (131 byte) La questione afghana

trangolino.gif (131 byte) Sito su Massud




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