Viminale:
allarme attentati in Italia

Gli italiani ancora non lo sanno, ma il Ramadan quest'anno comporterà
delle restrizioni non solo per gli islamici, ma anche per loro, cioè per tutti noi. Di
mezzo c'è, purtroppo, un nuovo e sempre più allarmante pericolo di ritorsioni
terroristiche che i singoli emissari e le cellule in pieno risveglio di Osama Bin Laden
potrebbero compiere nel nostro Paese, peraltro usando armi non convenzionali, e cioè
chimiche, proprio durante il loro periodo sacro che dura un mese: dal prossimo 15 novembre
al 15 dicembre. Il Ramadan, santificato dagli arabi con il digiuno quotidiano fino al
calar del sole, sarebbe stato invece gravemente violato dagli Usa e dagli alleati
occidentali che, dopo un'iniziale promessa, hanno deciso tutti assieme di condurre
ugualmente avanti la guerra contro l'Afghanistan. Un atto che viene considerato dai
seguaci di Osama come una mancanza di rispetto religioso così grave da dover essere
punita in egual misura.
È il Viminale, con una circolare inviata sabato scorso a tutte le questure, che lancia il
nuovo e pesante stato di allerta. Lo stesso giorno in cui la tv del Qatar "Al
Jazeera" diffonde nel mondo le parole minacciose di Bin Laden, il capo della polizia
De Gennaro scrive ai suoi uomini sul territorio. Li avverte che una "fonte
qualificata" ha riferito "di non poter escludere un intensificarsi delle azioni
destabilizzanti da parte sia delle cellule di Al Qaeda sia di altri gruppi in occasione
del Ramadan".
Nelle due pagine scarse che ricordano, per l'ennesima volta, la necessità di non aprire
né varchi né falle nella complessa e fitta rete di protezione degli obiettivi più a
rischio (dai luoghi di culto, agli aeroporti, ai porti, alle base Usa e Nato), sono
indicate anche altre tre date per possibili attentati segnalati sempre dalla stessa
"fonte confidenziale". Una, fortunatamente, è già alle nostre spalle: domenica
scorsa 4 novembre, in Italia festa delle Forze armate, sarebbe stato il primo dei tre
giorni pericolosi. Seguono il 12 e il 13 novembre come altre date da cerchiare in rosso
sul calendario (a Londra, invece, il giorno nero sarà l'11). In pratica, fino a Natale,
secondo il Dipartimento della pubblica sicurezza, l'Italia sarebbe in grave pericolo,
ancora più di quanto non lo sia già stata dall'11 settembre. E questo spiega
un'affermazione molto secca, fatta ieri a Lavagna, dal ministro dell'Interno Scajola sul
rapporto terrorismoItalia: "La guardia è altissima, l'attenzione è massima".
Dagli attentati di New York e Washington non è quasi trascorso giorno senza che messaggi
di allerta partissero da Roma diretti a prefetture, questure, posti di polizia di
frontiera. Ma raramente le circolari specificano in modo così dettagliato un periodo,
addirittura dei giorni, le ragioni per cui il "nemico" dovrebbe colpire e
perfino "come" potrebbe farlo. Questa volta, invece, il Viminale scrive:
"La possibile prosecuzione delle operazioni militari durante il mese sacro del
Ramadan potrebbe essere strumentale per alimentare le ostilità delle masse islamiche
verso i Paesi impegnati sul teatro operativo afghano". E, come ormai è ben noto sin
da domenica, anche l'Italia entrerà a pieno titolo nella guerra con suoi uomini e mezzi.
Una circostanza evidentemente nota alla polizia e che deve aver reso ancora più fondata
la segnalazione giunta dalla "fonte qualificata" che, per aver poi prodotto
questo tipo di circolare, deve essere anche considerata tra quelle molto attendibili. Va
da sé che, come ragionano i funzionari della polizia di prevenzione, le notizie trasmesse
dalla fonte hanno assunto ancor più valore dopo il messaggio delirante del capo di Al
Qaeda.
Ma non basta. Ai motivi e alle date si aggiungono anche le modalità delle possibili
azioni terroristiche: "La seconda ondata di attentati di Bin Laden - si legge nel
testo del Viminale - verrebbe condotta con armi non convenzionali". Dettano ancora
gli esperti dell'antiterrorismo citando le loro fonti: "Osama avrebbe manifestato fin
dall'inizio degli anni '90 la volontà di acquistare agenti chimici aggressivi per cui
potrebbe aver preso campioni trafugandoli da vari laboratori scientifici". Ritorna,
dunque, l'allarme chimico che si aggiunge a quello batteriologico. E questo spiega
probabilmente la particolare attenzione che viene dedicata alle metropolitane sia a Milano
che a Roma. Tutti ricordano l'attentato nel metro di Tokyo del marzo '95 con il gas sarin
che fece dieci morti, ma intossicò oltre 5mila persone. Da alcune settimane, con grande
cautela per evitare il panico tra la gente, agenti specializzati della polizia che hanno
studiato i comportamenti di chi maneggia le armi chimiche circolano nelle stazioni delle
metropolitane per cogliere eventuali atteggiamenti sospetti. Basta una borsa poggiata con
troppa cura per far scattare un allarme.
Resta il perché di quelle due date, il 12 e il 13 novembre. Se il
riferimento al Ramadan è chiaro, il messaggio cifrato del Viminale spiega anche perché i
terroristi di Bin Laden vorrebbero sfruttare due giorni che sono per loro altrettante
ricorrenze. Il 12 novembre è l'anniversario dell'attentato compiuto nel '95 in Arabia
Saudita contro un complesso militare Usa, mentre il 13 novembre del '97 fu condannato da
una corte di New York Ramzi Hamad Yusuf, uno degli autori dell'attentato alle Twin Towers
del '93.
Ora che la "fonte confidenziale" ha parlato e che il messaggio è giunto in
periferia non resta che difendersi. Gli 007 e la polizia di prevenzione stanno cercando di
ricostruire la trama e le tracce della presenza in Italia di tanti uomini di Bin Laden che
hanno agito occultamente in questi anni. Lofti Raissi è certamente un esempio. Chi
protegge gli obiettivi e sta sul territorio, invece, può solo tenere gli occhi aperti.
Presto arriveranno i 4mila soldati dell'Esercito, ma non è certo un caso che il ministro
Scajola abbia invitato ieri tutti i cittadini a "essere più attenti e più
vigili".
(la Repubblica, 6 novembre 2001)
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e Italia:
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Il ministro Scajola
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ottobre 2001)
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repubblica, 5 ottobre 2001)
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(3 ottobre 2001)
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22settembre 2001)
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(la repubblica, 12 ottobre 2001)
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(quotidiano.net)
Paradisi
fiscali: dove potrebbero essere i conti dei terroristi (grandinotizie.it)
chi
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FBI: ecco i
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La lista nera
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Tutto sul terrorismo
internazionale (lastampa.it)
Dossier
FBI: gli Stati che aiutano il terrorismo (lastampa.it)
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I Kamikaze Storia
e leggenda di una follia omicida (grandinotizie.it)
Chi
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Archivio terrorismo (in
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Al Jazeera, la
televisione: che cos'è e cosa trasmette (grandinotizie.it)
I gruppi
terroristici
Tutte le organizzazioni schedate dal Dipartimento di Stato americano: da "Settembre
nero" al "Army of Mohammed" [inglese]
I link alle
principali organizzazioni terroriste nel mondo [inglese]
Database sul terrorismo [inglese]
Database sui gruppi terroristici [inglese]
I terroristi
ricercati
Schede e foto dal Servizio di sicurezza del Dipartimento di Stato americano. [inglese]
Hezbollah
Il sito ufficiale del movimento guerrigliero islamico [inglese]
Martiri e kamikaze
dell'Islam
Dalla A alla Z i loro nomi nel sito dell'Associazione per la resistenza islamica.
[inglese]
Il
terrorismo e le stragi in Italia
Guida ai siti, da www.resistenzaitaliana.it
l'Islam si prepara alla guerra su Internet:
Yahoo! i siti
pro-Jihad
Il sito di Stc
Sito
dei "seguaci" della Guerra Santa in Kashmir
Qoqaz.net
Azzam Publications
Qoqaz in italiano

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